SOS Clima: i grandi e noi ragazzi

Da troppo tempo sentiamo parlare del cambiamento climatico, un fenomeno che comporta l’innalzamento della temperatura e che di conseguenza provoca un insieme di problemi per l’ambiente. Ormai non solo in linea teorica, il clima si sta modificando realmente e molto velocemente, causando effetti che sono sotto gli occhi di tutti noi: si possono citare alcuni fenomeni come lo scioglimento delle grandi masse glaciali, la desertificazione dei continenti, l’innalzamento dei mari e degli oceani, la scomparsa di acqua dolce (un bene prezioso che viene sprecato all’ennesima potenza da parte di tutte le attività umane) e la scomparsa della biodiversità, per esempio nelle barriere coralline, ma non solo. Questi sono solo alcuni dei problemi emergenti.

Gli esperti hanno riportato delle evidenze scientifiche, assicurando che questo cambiamento sta avvenendo a causa delle attività umane.

Come molti di loro ricordano i cambiamenti e gli innalzamenti e gli abbassamenti delle temperature sono sempre avvenuti nelle ere geologiche e che è normale una variazione del clima. Il cambiamento in corso però preoccupa parecchio gli scienziati e le persone, perché sta avvenendo in un tempo troppo rapido per i ritmi di evoluzione della Terra e l’innalzamento delle temperature sembra fuori scala e controllo.

Seppure sia da più di 40 anni che gli scienziati richiamano l’attenzione sui rischi degli inquinanti e sull’aumento della temperatura, negli ultimi anni anche le grandi potenze economiche del mondo hanno cominciato a prendere sul serio gli avvenimenti che porterebbero al disastro. Nel 2015 hanno organizzato un incontro, il cosiddetto Accordo di Parigi, che consiste nell’impegnarsi a limitare l’aumento di temperatura al di sotto dei 2°C.

In Trentino, come nel resto del mondo, si assiste a fenomeni estremi, che causano la rottura del delicato equilibrio, formatosi in migliaia di anni. Sempre di più si verificano casi di lunghe estati con forti siccità, fasi di carenza di acqua che limitano le irrigazioni e di conseguenza la vita di piante e causano la morte di pesci nei torrenti. In compenso avvengono improvvise precipitazioni, con alluvioni; si assiste anche a forti uragani, come la tempesta Vaia. Altri fenomeni che sono per esempio gli inverni miti: il Trentino è noto per avere inverni rigidi e freddi, caratterizzati da nevicate; in tale stagione la temperatura normalmente non dovrebbe superare i 5°C, in questi ultimi inverni però si sono registrate temperature che sfiorano addirittura i 15°C! Inverni caldi e primavere fredde, gelate improvvise e fuori stagione, che bruciano i boccioli delle piante e i fiori dei frutti. 

Un altro indice di cambiamento è la scomparsa o la riduzione dei piccoli laghi, dei biotopi o delle zone stagnanti, molto importanti per i flussi di uccelli e specie migratorie.

Noi ragazzi siamo gli occhi del domani, se iniziamo già a chiuderli non li apriremo mai più. Dobbiamo prendere in mano la realtà e lavorare per un futuro migliore. Non serve fare tutto in grande, bastano piccole azioni, ma concrete, per esempio si può: prendere la bicicletta o andare a piedi, prendere i mezzi pubblici per recarsi a scuola riducendo l’utilizzo di mezzi privati e di conseguenza riducendo l’inquinamento. 

Di certo è molto importante l’impegno politico dei “Grandi”, ma non dobbiamo dimenticare che i veri cambiamenti si realizzano grazie alle azioni concrete e quotidiane di ciascuno di noi: sono molti gli interventi  che possiamo mettere in pratica a livello locale, con semplici, ma fondamentali attenzioni per fare una grande differenza nel mondo.  

Ilaria Brazzali, 1 Liceo Scientifico      

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