Sport, salute, agricoltura e tradizione rurale, ciclabilità ed escursionismo. Caderzone Terme è un borgo di 700 abitanti incastonato nella Val Rendena e ne arricchisce la proposta turistica, integrando la ricca offerta delle vicine Pinzolo e Madonna di Campiglio. Ne abbiamo parlato con il sindaco di Caderzone, Marcello Mosca, che ha raccontato il lavoro decennale che ha portato alla conquista nel 2006 della prestigiosa “Bandiera arancione” del Touring Club Italiano: «La “Bandiera arancione” viene conferita ai 250 borghi più belli d’Italia – sottolinea il sindaco – E richiede di soddisfare requisiti stringenti in termini di accoglienza e sostenibilità ambientale. Non è solo l’esito del lavoro della mia amministrazione, ma di almeno tre decenni di rilancio del nostro territorio».
TERME, BENESSERE E SALUTE
Uno degli elementi che contraddistingue l’offerta di Caderzone Terme è il focus sulle strutture dedicate alla salute e al benessere. Non è un caso se le terme di Caderzone sono diventate un elemento portante dell’identità turistica del borgo rendenero: «Abbiamo integrato il nome del Comune cambiandolo in Caderzone Terme proprio per enfatizzare questa rinnovata centralità delle strutture termali – ha spiegato il sindaco Mosca. Le terme si trovano all’interno del “Borgo Salute” dove è presente un centro benessere destinato ai visitatori interessati a trovare svago e tranquillità. Il centro benessere è dotato di saune, bagno turco, piscina ed ambienti relax».
L’acqua che sgorga dalla sorgente detta “Fonte S.Antonio” a Caderzone Terme a circa 1000 metri è un’acqua oligominerale ferruginosa. Presso il Borgo Salute i visitatori possono avvalersi di una serie di cure mutuabili con il Sistema sanitario nazionale e delle visite specialistiche dei medici presenti. Le cure inalatorie e la ventilazione polmonare sono in grado di dare sollievo ad alcune patologie del tratto respiratorio; le cure idropiniche sono utili a contrastare fastidi di natura gastrica e urinaria; la balneoterapia e gli idromassaggi possono dare conforto agli arti colpiti da patologie di origine reumatica o vascolare. Nel 2021 sono state introdotte alcune novità: visite sportive per agonisti e non agonisti, fotoepilazione laser, visite mediche per consiglio dietetico personalizzato e corsi di acquagym. Il Borgo Salute ospita anche un albergo a quattro stelle ed un centro congressi per la comodità dei turisti di categoria “business”.
IL MUSEO DELLA MALGA
Sempre presso il Borgo Salute, i visitatori possono scoprire le tradizioni contadine di Caderzone Terme e della Val Rendena compiendo un tour presso il Museo della Malga: «Il Museo porta alla scoperta delle attività rurali e dell’antica vocazione agricola del nostro territorio» ha illustrato il sindaco Mosca. Il momento saliente dell’estate “cadarciùn” è la Festa dell’Agricoltura che si svolge solitamente nel primo fine settimana di agosto e vede sfilare le vacche di razza Rendena per le vie del paese; inoltre vi si svolgono mercatini, eventi musicali e serate danzanti, cene con prodotti tipici locali. La produzione agro-gastronomica è vivace grazie al Parco agricolo collocato sulla “piana” al confine con il comune di Pinzolo: «La piana misura circa tre chilometri quadrati, è molto ospitale per allevamenti e coltivazioni. Di piane così ampie se ne vedono poche in un territorio montuoso come il nostro – ha specificato il sindaco Mosca. Vi si trovano otto aziende agricole che allevano circa settecento capi di bestiame, tra cui la famosa vacca di razza Rendena. Da visitare è il Maso Curio, un fienile che risale al Trecento ed è stato ristrutturato dall’amministrazione comunale che l’ha reso un’opera d’arte dedicata alla ruralità del territorio».
TANTE STRUTTURE PER LO SPORT
L’intuizione portata avanti dalle amministrazioni comunali e dalle aziende di promozione turistica locali è stata quella di puntare sul turismo sportivo, in particolare quello dei ritiri calcistici. Per fare ciò, il Comune di Caderzone Terme si è dotato nel corso degli anni di una serie di impianti sportivi: «A Caderzone abbiamo un centro sportivo molto ben attrezzato, con tre campi da gioco – ha spiegato il sindaco Mosca – Sono presenti un campo da calcetto, un campo in erba e uno in sintetico, omologato anche per l’attività agonistica della Lega Nazionale Dilettanti nonché per il settore giovanile scolastico. Stiamo ospitando il Torneo delle regioni “Eusalp”, che mette di fronte le selezioni giovanili di numerose regioni d’Italia. In generale riusciamo ad accogliere il ritiro di numerose società e scuole-calcio». Ma le strutture sportive sul territorio di Caderzone Terme sono preziose anche per le associazioni sportive del territorio: «I nostri campi ospitano la scuola-calcio Val Rendena e tutti i 250 ragazzi dei settori giovanili», ha precisato Mosca che sottolinea come l’offerta turistica di Caderzone Terme voglia rivolgersi a tutta la famiglia: «Nel nostro paese abbiamo ben quattro parchi giochi attrezzati con i giochi dei bambini e presso il centro sportivo ci sono tre laghetti, un percorso kneipp e una zona griglie barbecue».
GOLF SULLE VETTE ALPINE
La serie di strutture sportive si completa con un’attrazione inusuale per il territorio alpino e perciò capace di attirare la curiosità dei visitatori: è il campo da golf a nove buche, che sorge dentro i confini di tre diversi comuni, quelli di Caderzone Terme, Strembo e Bocenago. Inaugurato nell’anno 2001, con le sue nove buche par 35, il percorso del Golf Rendena il campo è incastonato nella cornice delle cime dell’Adamello e delle Dolomiti di Brenta. Queste caratteristiche, unite agli effetti delle correnti d’aria calda provenienti dal vicino Lago di Garda che regalano un clima fresco d’estate e mite durante la stagione primaverile, rendono il Golf Club Rendena una meta ambita per gli appassionati golfisti.
BORGO GREEN D’ITALIA
Il sindaco Mosca si dice particolarmente orgoglioso dei raggiungimenti del suo Comune in termini di sostenibilità energetica ed ambientale: «Nel 2019 abbiamo ottenuto il riconoscimento di “Borgo green” d’Italia, abbiamo una centralina elettrica che si alimenta con le acque dei laghi di San Giuliano e Garzonè e che alimenta integralmente il Rifugio San Giuliano. Inoltre abbiamo investito nel fotovoltaico e persino in un impianto ad idrogeno. In sostanza, tutte le strutture adiacenti ai nostri laghetti sono autonome dal punto di vista energetico, non c’è nemmeno un generatore a gasolio». Buona parte del territorio in quota di Caderzone Terme, quello che comprende i laghi di San Giuliano e Garzonè, le malghe Campo e San Giuliano, è compreso nel Parco Naturale Adamello Brenta, il più esteso parco naturale del Trentino, mentre su tutto il territorio comunale non sono state consentite “costruzioni selvagge”, riferisce il sindaco Mosca: «È merito di tre decenni di amministrazioni virtuose, che hanno bloccato ogni tentativo di speculazione edilizia sulla piana», commenta il sindaco. Anche per questo, l’escursionismo in quota è uno dei fiori all’occhiello dell’offerta turistica locale, come indica Mosca: «Tantissimi arrivano a Caderzone Terme per percorrere la passeggiata che porta verso i laghetti. È un percorso piuttosto semplice da percorrere anche con i bambini. Una tappa particolarmente suggestiva è quella che porta al lago di Vacarsa e alle malghe Campastril, Amola e Picineli».
Il titolo di “Borgo green” ha riconosciuto anche la specificità delle produzioni agro-alimentari provenienti dal territorio comunale: «Le motivazioni del conferimento del titolo segnalano esplicitamente la nostra capacità di aver conservato l’autenticità dialogando con la natura e producendo formaggi biologici da vacche autoctone. Inoltre vengono segnalati i nostri primati in termini di ciclabilità ed energia green», chiosa il sindaco che conclude con un invito: «Visitare Caderzone Terme permette di immergersi nel cuore verde della Val Rendena».