SUMMA 2025. La voce del vino, il corpo della terra

ph. Julia von Wenzl

Ci sono weekend che funzionano come lenti d’ingrandimento. Il primo di aprile, per esempio. Il vino, la terra, la conversazione – tutto lì, raccolto tra i filari della Tenuta Alois Lageder, a Magrè, Sud Tirolo.

C’erano 2.400 persone. Alcuni con i taccuini in mano, altri con il bicchiere come bussola. Si parlava di biodinamica, di terroir, di come il vento di una valle può cambiare il destino di un’annata. C’erano ospiti da 44 paesi. C’erano vini che parlavano più delle parole.

SUMMA va avanti da oltre 25 anni. Non si presenta come una fiera. Più come un appuntamento che capita, ciclico e necessario. Lì si parla – in modo reale, non retorico – di agricoltura sostenibile. Di resistenza. Di eleganza. Di tecnologia. Quest’anno, per esempio, si parlava anche di droni nei vigneti.

Ho ascoltato Alois Clemens Lageder dire: “È stato un weekend incredibilmente arricchente.”
Credo volesse dire che c’è qualcosa che accade solo qui. Forse lo scambio. Forse l’aria. Forse il modo in cui le persone si danno tempo per ascoltare davvero.

C’erano 112 produttori. Italia, Germania, Austria, Svizzera, Portogallo, Libano. Alcuni noti, come Château Musar, Cà La Bionda, Franz Keller. Altri da scoprire. C’erano degustazioni guidate da sommelier come Willi Schlögl e Isacco Giuliani, da giornalisti come Sascha Speicher. Ma SUMMA non è solo voci autorevoli. È lo spazio tra una domanda e una risposta. È il gesto con cui si versa il vino.

C’è stato anche un seminario che parlava di futuro – di vigne osservate dall’alto, di droni che leggono il suolo. E c’era zebra., la rivista di strada sostenuta con una parte degli incassi. Perché parlare di sostenibilità senza parlare di dignità non ha senso.

La prossima edizione sarà ad aprile 2026. Ma chi c’era sa che SUMMA, più che un evento, è una postura. Un modo di stare nel mondo. Di osservare. Di ascoltare. Di lasciarsi attraversare.

ph. Julia von Wenzl
ph. Julia von Wenzl
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Pubblicato da Gennj Springhetti

Appassionata di montagna, trekking, scialpinismo e arrampicata nonché associazionismo e volontariato, teatro, arti circensi, musica e cinema. Laureata in scienze politiche, con particolare interesse di studio rivolto ai diritti umani, alla devianza minorile e all’interculturalità, da molti anni lavoro nella redazione di Trentino Mese e ne gestisco, seguo e rinnovo le pagine della versione on line. Nel tempo libero sono una viaggiatrice instancabile, amo la cucina e credo profondamente nel valore della Terra, dell’agricoltura sociale e del rispetto per l’ambiente.