Tutelare i cittadini

Sono otto gli organismi di garanzia collocati nella competenza del Consiglio provinciale. Gratuiti, indipendenti dal potere politico, gli organismi si occupano di temi delicati che richiedono un approccio trasversale. Si tratta di: Difensore civico, Garante dei detenuti, Garante dei minori, Comitato provinciale per le comunicazioni (Corecom), Commissione provinciale per le Pari opportunità, Consigliera di Parità, Forum per la Pace e i Diritti umani, Autorità per le Minoranze linguistiche. Ne abbiamo parlato con il segretario generale del Consiglio provinciale, Giuseppe Sartori. «Gli organismi di garanzia sono indipendenti dall’amministrazione politica provinciale e trovano nel Consiglio provinciale la struttura idonea per operare. In esso sono rappresentate le diverse sensibilità politiche e ciò ne garantisce l’autonomia. Tutti gli organismi hanno una struttura ed un budget stabilito dal Consiglio provinciale: non si tratta dunque di titoli onorifici, ma di cariche operative».

IL DIFENSORE CIVICO

«Il Difensore civico rappresenta un interlocutore indipendente per i cittadini nel caso di contenziosi con la pubblica amministrazione», ha spiegato Sartori. Rivolgersi al Difensore civico consente ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni di parlarsi al fine di evitare conflittualità che possono sfociare in azioni legali. Pur essendo tenuto al segreto d’ufficio, il Difensore civico ha la facoltà di accedere alle informazioni significative per i cittadini e per le pubbliche amministrazioni. «Tipicamente si occupa di pratiche burocratiche incagliate o di tutelare gli interessi non soddisfatti delle pubbliche amministrazioni – ha spiegato Sartori – Redige un rapporto annuale in cui si rendono note le principali criticità». La carica è in attesa di rinnovo, ma fino a inizio luglio è ricoperta dall’avvocata Gianna Morandi.

I GARANTI DEI DETENUTI E DEI MINORI

Il Garante dei detenuti e il Garante dei minori sono stati attivati nel 2017. «Sul versante della tutela dei detenuti e delle persone con limitazione della libertà personale, il Garante promuove all’interno del carcere iniziative di respiro culturale e può segnalare alle autorità competenti situazioni ritenute vessatorie da parte dei detenuti o dai loro legali», ha spiegato Sartori. La carica è in attesa di rinnovo, ma fino a inizio luglio è ricoperta da Antonia Menghini, professoressa di diritto penale. Vi è poi il Garante dei minori: «Esso lavora in raccordo con il Tribunale dei minori: attiva iniziative culturali e si adopera per raccogliere e segnalare situazioni di criticità, anche su indicazione dei servizi sociali», segnala Sartori. La carica è in attesa di rinnovo, a inizio luglio il Garante era il giurista Fabio Biasi.

IL COMITATO PROVINCIALE DELLE COMUNICAZIONI (CORECOM)

«Il Corecom ha diverse funzioni, alcune in coordinamento con la Provincia, altre su mandato statale in collaborazione con l’Agcom, l’Autorità garante per le telecomunicazioni. Effettua il monitoraggio delle trasmissioni radio-televisive, vigilando ad esempio sul rispetto della legge detta della “par condicio”», indica Sartori. Inoltre, per quanto riguarda l’emittenza radio-televisiva, il Corecom monitora l’esercizio del diritto di rettifica che il cittadino può far valere qualora gli siano stati attribuiti atti o pensieri non rispondenti a verità. Definisce le controversie con gli operatori di telecomunicazione: «Ad esempio, interviene su contenziosi riguardanti la bolletta del telefono. Si può passare per il Corecom prima di formalizzare un’azione giudiziaria», spiega Sartori. Il presidente è l’esperto di comunicazione Roberto Bertolini.

LA COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ

La Commissione per le Pari opportunità esprime pareri in merito ai disegni di legge che interessano il tema della parità di genere e può essere ascoltata nelle commissioni provinciali. «Monitora l’equilibrio nella rappresentanza tra uomini e donne nei settori della vita sociale ed in particolare nella pubblica amministrazione – evidenzia Sartori. Promuove incontri e conferenze coinvolgendo attori pubblici e privati». Il presidente della Commissione è nominato dall’assemblea del tessuto associativo ed è la giornalista professionista Marilena Guerra.

IL FORUM PER LA PACE
E I DIRITTI UMANI

«Il Forum per la Pace e i Diritti umani è un organismo tutto trentino che promuove il tema della pace, raccoglie le associazioni e le realtà che hanno nel loro statuto la promozione della pace e dei diritti umani», illustra Sartori. Prevede la presenza del presidente della Giunta provinciale, del presidente del Consiglio provinciale e dei rappresentanti delle associazioni. Organizza iniziative per accendere l’attenzione su temi rilevanti sul versante del rispetto dei diritti umani. Il presidente è il cooperatore Antonio Trombetta.

CONSIGLIERA DI PARITÀ

La Consigliera di Parità, declinata proprio così al femminile a dispetto del genere della persona che coordina l’organismo, ha una duplice funzione: promuove con incontri e seminari la parità di genere e offre un monitoraggio attento sul mondo del lavoro individuando discriminazioni e fenomeni di mobbing e comportamenti vessatori. Ha una funzione, diventata sempre più importante negli ultimi anni, che le consente di essere un interlocutore – terzo rispetto alle parti – tra il lavoratore e il datore di lavoro nel caso di conflittualità emergenti in relazione a presunti casi di discriminazione. «La Consigliera di Parità accede al ruolo sulla base di un concorso per titoli e non è dunque una figura di nomina politica», precisa Sartori. L’incarico è ricoperto dal giuslavorista Matteo Borzaga.

L’AUTORITÀ PER LE MINORANZE LINGUISTICHE

«L’Autorità per le Minoranze linguistiche è un organo che persegue le finalità previste dallo Statuto di Autonomia di tutela delle minoranze linguistiche. Ha una funzione culturale ma anche operativa e punta alla conservazione della cultura e delle caratteristiche tipiche delle minoranze linguistiche», indica Sartori. Ha una durata di sette anni ed è composto dai tre rappresentanti delle minoranze linguistiche, ladina, mochena e cimbra. L’Autorità ha poteri consultivi, ma anche di vigilanza e di ispezione, potendo sincerarsi del rispetto delle lingue minoritarie anche in sede di concorsi pubblici. La presidente è Katia Vasselai (ladini), mentre Matteo Nicolussi Castellan rappresenta la componente cimbra e Chiara Pallaoro rappresenta quella mochena.

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Pubblicato da Fabio Peterlongo

Nato nel 1987, dal 2012 è giornalista pubblicista. Nel 2013 si laurea in Filosofia all'Università di Trento con una tesi sull'ecologismo sociale americano. Oltre alla scrittura giornalistica, la sua grande passione è la scrittura narrativa. È conduttore radiofonico e dal 2014 fa parte della squadra di Radio Dolomiti. Cronista per il quotidiano Trentino dal 2016, collabora con Trentinomese dal 2017 Nutre particolare interesse verso il giornalismo politico e i temi della sostenibilità ambientale. Appassionato lettore di saggi storici sul Risorgimento e delle opere di Italo Calvino.