Una tv con una grande storia, in Alto Adige, e insieme una tv appena nata, in Trentino: è TV33, sul canale 19 del digitale terrestre, sbarcata in provincia di Trento nel febbraio scorso, con nuovi programmi – dal talk show settimanale “Trentino Più”, le trasmissioni sportive “Bike33” e “TVolley”, e poi ancora “Teatriamoci”, “Registi di famiglia”, solo per citarne alcuni – e con un telegiornale regionale costruito ogni giorno con la collaborazione fra la storica redazione di Bolzano e la nuova squadra di giornalisti trentini.
Ora TV33 fa un nuovo salto in avanti: nasce, infatti, a partire dal 9 settembre, il tg provinciale, alle 13 e alle 19, interamente dedicato alle notizie del Trentino. Una grande sfida in un’epoca in cui l’informazione si moltiplica e insieme si frammenta. A guidare la redazione di Trento c’è il vicedirettore di TV33, Paolo Mantovan, giornalista che arriva dalla carta stampata, già direttore del “Trentino”, de “Il nuovo Trentino” e vicedirettore dell’ “Alto Adige”, ma che ha anche lunga esperienza televisiva, avendo condotto per 15 anni su Rttr il talk show settimanale “Trentino in diretta”.
Mantovan, perché un nuovo tg provinciale?
Perché una tv che crede nel Trentino deve entrare in piena sintonia con i suoi telespettatori, che si attendono una tv “vicina di casa”, una tv che ti conosce e che quando ti racconta i fatti della giornata li sa collocare in un contesto preciso, sa capire la tua terra, la tua città, le tue valli, il tuo territorio.
Siete pronti?
Certamente! La redazione scalpita. Ma tutta la tv è pronta: questo è il primo vero step per la realizzazione di una tv che sia un punto di riferimento per l’informazione in primo luogo, ma anche per una nuova tv, capace di leggere in profondità il Trentino e insieme capace di offrire spazi aperti. Con un’attenzione particolare per l’economia, che è centrale nella vita di una comunità.
Che telegiornale volete proporre?
Un tg in cui i trentini si sentano a casa loro, in cui si rispecchino. Con la curiosità che la nostra gente ha, con la stessa concretezza, senza presunzioni, con la voglia di scoprire come stiamo cambiando.
Come si può costruire un rapporto con i telespettatori attraverso un tg?
Cercando di essere precisi, attenti e nel contempo ricchi di stimoli. Aprendo finestre su tutti i territori che compongono il Trentino: perché ogni valle ha una sua storia, una sua vita, la sua generosità e i suoi bisogni.
La grande sfida è sapersi distinguere in un mondo, quello dell’informazione, che appare intasato, soprattutto in Trentino.
Quando ci sono tante proposte informative vuol dire che c’è una comunità viva, direi anche ricca, sotto tanti punti di vista. Vuol dire che c’è una società che ha ancora fame di informazione, perché è attraverso l’informazione che si cresce, ci si sviluppa, si progredisce. Se si ha chiaro questo, la sfida diventa più facile, perché vuol dire che occorre cercare le notizie che ci fanno crescere.
Quindi non cercherete inchieste scomode e polemiche?
Le polemiche fanno parte della vita e non si possono evitare. Ma c’è anche tanta voglia di tv, di informazione che non grida. Ci saranno delle sorprese.
A proposito dei media e data la flessione delle vendite dei quotidiani nazionali e locali, ritiene che sia giunto il momento di veicolare un nuovo modo di fare informazione?
L’informazione è sempre viva. Senza informazione non c’è democrazia, né società. A volte ci lamentiamo perché pensiamo di essere addirittura bombardati dall’informazione, ma in realtà di informazione non ce n’è mai abbastanza. Ogni mezzo – tv, radio, web, giornale di carta – contribuisce a offrirci l’informazione di cui abbiamo bisogno. Certo che la tv, fra immagini e audio è sempre la regina dei media e inoltre sa adattarsi a tutti gli strumenti e alle nuove tecnologie.
E la dimensione regionale che la tv propone? La mettete da parte?
Tutt’altro. Innanzitutto la tv è regionale, guidata dal direttore Mauro Keller e trainata dalla magnifica redazione di Bolzano. Il tg provinciale trentino che ora nasce è figlio della pluridecennale esperienza televisiva bolzanina che ha dato successo a questa emittente. Poi è ovvio che un tg anche se provinciale non potrà non dare notizie altoatesine di rilievo. Così come accadrà per il tg di Bolzano che TV33 manderà in onda sul territorio dell’Alto Adige: ciascuna provincia avrà il proprio tg ma senza tralasciare le notizie importanti dell’altra provincia.
Con Lei chi prende parte a questa nuova avventura editoriale?
Usando una citazione di Checco Zalone, direi che “siamo una squadra fortissimi”, con l’esperienza, i guizzi, la precisione e la prontezza di Francesca Merz, Sara Ravanelli, Marco Todarello e Ilaria Puccini in redazione, e poi il direttore editoriale Mauro Marcantoni, e ancora Maria Liana Dinacci che si occupa di comunicazione e di rapporti istituzionali, e infine uno staff tecnico di altissimo livello guidato da Mishel Plaku e che a Trento conta in particolare su Diana Biron, Stefano Marletta e Daniele Peterlongo.