“Un inverno difficile. Uomo e natura nella montagna invernale”

Incontro in webinar on line Venerdì 12 febbraio -ore 18:00 sulla pagina Facebook della SAT FB@satcentrale e su YouTube SAT- Sede Centrale.

SAT si impegna nel sensibilizzare i frequentatori della montagna sulle fragilità dell’ambiente innevato, a partire dalle proprie sezioni e soci, per arrivare alla cittadinanza trentina in generale.

Le azioni di comunicazione e formazione si concretizzeranno grazie alla collaborazione delle Commissioni SAT: Scuola e Formazione, TAM (Tutela Ambiente Montano), Escuriosnismo e Scuole di Alpinismo e Scialpinismo, nell’intento di promuovere una fruizione della montagna più consapevole, attenta e responsabile.

Si parte quindi con uno speciale focus sugli impatti delle nostre attività outdoor sulla fauna alpina e su come, con alcuni accorgimenti sia possibile mitigare la nostra presenza nei loro habitat. L’iniziativa è un incontro in webinar on line dal titolo “Un inverno difficile. Uomo e natura nella montagna invernale”, in programma venerdì 12 febbraio alle 18.00 sulla pagina FB@satcentrale e su YouTube SAT- Sede Centrale. All’incontro introdotto da Elena Guella e moderato da Chiara Fedrigotti della TAM parteciperanno Luca Pedrotti (Parco Nazionale dello Stelvio) e Radames Bionda (Ente Gestore delle Aree Protette dell’Ossola).

“La crisi pandemica generata dalla diffusione del Covid-19 – sottolinea Elena Guella, vicepresidente della SAT – ha fatto emergere sfide sociali, economiche ed ambientali fino ad oggi solo vagamente ipotizzate. Uno sconvolgimento al quale nemmeno la montagna ha saputo resistere. In questo contesto così difficile le comunità alpine si trovano costrette a fare i conti con un inverno senza sci alpino. Da anni le associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente alpino auspicano un repentino cambio di paradigma, coerente con la crisi climatica in atto e oggi, senza alcun preavviso, questa trasformazione ci è stata violentemente imposta. La montagna, tuttavia, ha molto altro da offrire in alternativa allo sport massificato: natura, paesaggi, silenzio e la straordinaria occasione di goderne camminando, con le racchette da neve, gli sci da fondo, gli sci alpinismo. L’estate alpina 2020 ha però mostrato tutte le criticità di una frequentazione pervasiva, intensa, priva di limiti e valori, di un territorio fragile e “finito”. Approcciare alla montagna richiede rispetto, attenzione, consapevolezza, responsabilità, soprattutto in inverno, stagione che ne accentua le fragilità e che spinge le comunità faunistiche al limite della sopravvivenza. Tutti noi che abitiamo le Alpi godiamo della loro natura e della biodiversità, a maggior ragione i club alpinistici, che da sempre ne promuovono e incoraggiano la frequentazione. Siamo tutti chiamati a fornire un esempio virtuoso, a trasmettere i valori di responsabilità, sostenibilità e tutela dell’ambiente montano, propri del nostro statuto. A tutti noi soci della SAT sono richiesti maggior impegno e attenzione alla fragilità che ci ospita, per comprenderne la complessità e delicatezza. L’alternativa che si prospetta, in assenza di azioni di sensibilizzazione, è quella di un ambiente invaso in ogni ambito e in ultima istanza impoverito, omologato e reso inadatto a qualsiasi emozione e avventura che solo le Alpi sanno ancora regalare”.

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