Al 41esimo anno di un festival storico come Drodesera, arriva la scelta che potrebbe essere percepita come controintuitiva ma che invece rafforza una politica culturale in costante movimento, e accende al pubblico con rinnovata frequenza lo spazio unico di Hydro Dolomiti Energia: Drodesera lascia il posto a una programmazione strettamente legata al lavoro quotidiano di Centrale Fies. Per tutto il 2021 verranno condivisi pubblicamente gli esiti della sperimentazione di nuove modalità di progettazione orizzontale, di curatele esplose e di affondi su specifici temi e assi storici della ricerca di Centrale Fies, diretta da Dino Sommadossi, che finalmente trovano lo spazio più adatto senza i compromessi della kermesse estiva. I pubblici di Centrale Fies avranno la possibilità di vedere da vicino prove aperte, produzioni, performance, exhibit, e di fruire gli incontri sulle linee di lavoro e sulle politiche culturali, in un momento in cui il settore sta attraversando un periodo delicato è importante esserci con più costanza, per far uscire dall’invisibilità un comparto colpito tanto quanto quello turistico, ma di cui non si parla mai.
In questi anni di forti trasformazioni il Centro di ricerca per le Arti performative contemporanee Trentino, dialoga a livello locale, nazionale e internazionale anche grazie a una board curatoriale fluida, composta da curatori e curatrici, sociologhe, artisti, ricercatrici formata da Barbara Boninsegna, Simone Frangi, Claudia D’Alonzo, Filippo Andreatta, Mackda Ghebremariam Tesfau’, Marco D’Agostin, Denis Isaia, Justin Randolph Thompson e la curatela esecutiva di Maria Chemello.
Il 28, 29 e 30 maggio apre al pubblico THANK YOU FOR COMING una tre giorni intensiva pensata da Barbara Boninsegna e Marco D’Agostin come un dolce rituale di ritorno alle pratiche dal vivo e in presenza, ma sempre nel pieno rispetto delle nuove norme sanitarie. Sarà possibile vedere gli spettacoli e le performance di Jérome Bel, Alessandro Sciarroni, Filippo Michelangelo Ceredi, Chiara Bersani, Elena Giannotti, Laura Pante, Emilia Verginelli, assistere ai talk tra il filosofo Emanuele Coccia e l’etnologo Carlo Capello, e ancora le opere musicali Alessandra Eramo, F. de Isabella, Ivo Dimchev e quelle cinematografiche di Zimmerfrei.
Centrale Fies si riaprirà dal 9 al 13 giugno per il progetto internazionale per artisti emergenti, da nove anni punta di diamante del centro di ricerca il Live Works SUMMIT 2021, a cura di Barbara Boninsegna e Simone Frangi. Artisti e artiste selezionati tra 600 candidature, attraverso una open call lanciata a febbraio, riempiranno gli spazi di Centrale Fies portando per la prima volta in scena le loro performance. La prima giornata di LIVE WORKS SUMMIT 2021 sarà gratuita e interamente dedicata all’artista australiana Madison Bycroft con una mostra “performativa” che cambierà la percezione di uno degli spazi iconici di Centrale Fies.
A rafforzare la natura del centro come uno spazio di studio e ricerca anche una borsa di studio specificamente indirizzata a persone nate o cresciute in Italia che si identifichino nelle categorie di «soggetti razializzati, appartenenti a minoranze etniche, soggetti con background migratorio», nominata all’imprenditrice agricola Agitu Ideo Gudeta. Un modo per rendere Centrale Fies ancora più fruibile da soggetti esclusi spesso per mancanza di rappresentazione, e che hanno difficoltà ad affacciarsi con sicurezza nel mondo dell’arte.
Il calendario di Centrale Fies prosegue a luglio e a settembre con altre importanti iniziative internazionali che vedrà coinvolti professionisti dell’arte contemporanea e Università europee dinnanzi al pubblico.