Una sbiadita realtà senza fantasia

“Sapeva che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti”. Quel che Lewis Carroll scrive trasuda verità. Come Alice a spasso nel Paese delle Meraviglie anche noi, volendolo fortemente, potremmo avere accesso ad un livello più interessante di realtà. Non che quella che viviamo non lo sia. Vi è però che forse a volte ci perdiamo delle opportunità. Cosa che invece non capita quasi mai ai bambini o a chi vive una diversa normalità. I primi immersi nel magico mondo, pressocché archetipico, della natura, a contatto con gli animali e con manualità e gesti che vanno perdendosi: situazione che troviamo nella fattorie didattiche, questi luoghi meravigliosi dove è possibile allargare lo sguardo, toccandola con mano, la realtà.
Poi c’è la storia di Giorgia Pizzini, non vedente dalla nascita, che ha molto da insegnare in termini di realtà e di opportunità a chi – come molti di noi – ci vede fin troppo bene. Dalle sue parole trasuda una voglia di vivere contagiosa che trasmette a chi legge tutto l’entusiasmo dei suoi ventuno anni. Sono frasi che suonano così lontane dalla “sbiadita realtà senza fantasia degli adulti”… Perché l’aprire gli occhi a cui fa riferimento Carroll non è la semplice azione del sollevare le palpebre, ma attiene ad un livello di percezione più profondo. E intimo. Pregno d’amore e di rispetto per chi ci sta attorno e per la terra sulla quale poggiamo i piedi. Lo sa bene Enrico Merlin che, per raggiungere simili stati di consapevolezza, usa un mezzo antico e quanto mai efficace come la musica. È il suono a colorare la realtà e a corredarla con i bandoni della fantasia. Si faccia attenzione, però! Perché la realtà degli adulti ha il suo braccio armato, pronto a soffocare qualsiasi tentativo di emergere dal grigiore. Un esercito che risponde al nome di “propaganda”, ovvero una realtà “altra” che può essere propinata in qualsiasi istante e, come in un diabolico gioco di specchi, ingannare, facendo credere che la “sbiadita realtà” non sia proprio così “sbiadita”, anzi.

direttore@trentinomese.it

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Pubblicato da Pino Loperfido

Autore di narrativa e di teatro. Già ideatore e Direttore Artistico del "Trentino Book Festival". I suoi ultimi libri sono: "La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri” (Athesia, 2020) e "Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis" (Edizioni del Faro, 2022). Nel 2022 ha vinto il premio giornalistico "Contro l'odio in rete", indetto da Corecom e Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige. Dirige la collana "Solenoide" per conto delle Edizioni del Faro.