Fra i dischi più interessanti pubblicati nell’ultimo scorcio dell’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle c’è il debutto degli ZeroMantra nelle note di “La distanza di un semitono”. Dieci canzoni di una produzione che esce sia in formato digitale che su compact disc e si lega ad un’etichetta importante come la “Storie di Note”. Il progetto ZeroMantra ha la sua origine nell’incontro fra alcuni musicisti al Conservatorio di Trento che fanno perno sulle composizioni del chitarrista e cantante di Riva del Garda Matteo Abatti. Al suo fianco altri due musicisti trentini, Manuel Castellini alla chitarra elettrica e Andrea Dionisi alla batteria, insieme al bassista veronese Matteo Valle. “La distanza di un semitono”, è anche il titolo di un brano rappresentativo di uno stile simbolico, filosofico e concettuale ma allo stesso tempo semplice e immediato evocato trasversalmente in tutte le composizioni. Il sound dei ZeroMantra si concretizza in una ricerca artistica decennale, ma non solo, è il risultato di un lavoro di arrangiamento collettivo, di decine di concerti live, di momenti di creatività e condivisione di amicizia, musica, sofferenze e divertimento.
ZeroMantra > “La distanza di un semitono”
Fabio De Santi Scritto il
Pubblicato da Fabio De Santi
Classe 1967, si nutre fin da ragazzo di musica e passione per la scrittura con particolare dedizione alle pagine di Vonnegut, Dagerman e Cèline. Scrive dalla metà degli anni '90 per il quotidiano l'Adige e da tempo quasi immemore collabora con Trentinomese. Frequenta le onde radio dagli anni '80 con diversi programmi fra cui quelli proposti su Radio Rai Regionale dove da spazio alla scena musicale trentina cosi come accade sulle pagine del nostro mensile. Mostra altri articoli