Adriano Frisanco: far emergere il proprio universo interiore

La fotografia offre un’opportunità unica per fermare momenti e raccontare storie. Vari sono i motivi che possono spingere a voler immortalare proprio quel momento, quello sguardo, quel paesaggio e il più delle volte l’esigenza nasce da un bisogno di ricordare, di fissare indelebilmente un momento vissuto. Ma la fotografia può fare altro, può anche permettere di far emergere il proprio universo interiore, trovando nel proprio inconscio frammenti da tradurre in immagini e, esercitata sotto questi impulsi, può anche diventare “Arte”. La fotografia si è dibattuta fin dalla nascita fra l’essere considerata una forma d’arte o solamente una tecnica priva dei requisiti di creatività propri della produzione artistica. Solo nel 1940, quando venne istituito il dipartimento di fotografia al MoMA di New York, la fotografia è entrata ufficialmente nell’arena dell’arte contemporanea, almeno in ambito museale, ma il dibattito fra le opposte tesi non si è mai interrotto. Anche il mondo fotoamatoriale è immerso in questa contraddizione ed è proprio qua che nasce il progetto del Centro Cultura Fotografica@Trento. Adriano Frisanco, fotografo professionista, ne è il presidente.

Laboratorio Officina delle immagini

Adriano, cosa vi ha spinto a costituire questa associazione?

Quella di avere un punto di riferimento per dare continuità all’apprendimento acquisito grazie ai corsi, unitamente al bisogno di condividere con altri la passione per la fotografia è un’esigenza che da sempre mi è stata espressa dagli allievi, nel corso dell’attività didattica che ho affiancato a quella professionale fin dal 1996. Quando i tempi sono stati maturi, l’idea dell’associazione si è fatta concreta e, nell’estate del 2015, assieme a quattro ex allievi, abbiamo fondato il Centro Cultura Fotografica@Trento.

Il successo dell’iniziativa è stato entusiasmante e grande soddisfazione è derivata dal constatare quanto sia stata apprezzata la qualità delle nostre proposte, volte a fornire opportunità di crescita e non solo occasioni di incontro e di svago. Lo stesso nome dell’associazione è una dichiarazione d’intenti: la fotografia è cultura, è un linguaggio con una straordinaria capacità espressiva e, in quanto tale, ha bisogno di essere studiato e approfondito se si vuole sfruttarne le potenzialità. È mia convinzione che la Fotografia avrebbe bisogno di un’”alfabetizzazione” di massa, considerando il fatto che produciamo e consumiamo quotidianamente quantità esorbitanti di fotografie senza che nessuno ci abbia mai insegnato a leggerle e a “scriverle”.

Nell’era del digitale ha ancora senso frequentare un corso di fotografia?

Per quanto detto sopra credo sia più utile e necessario che mai. La fotografia digitale ha moltiplicato per mille la produzione e la diffusione di immagini fotografiche e ciò ha prodotto un ulteriore abbassamento del grado di consapevolezza con cui le persone fanno clic. Un corso di fotografia deve far capire cos’è la fotografia, non solo come si fa fotografia. Non serve a nulla saper maneggiare bene la super reflex se manca la coscienza di cosa e come si sta comunicando. Detto in altri termini imparare a utilizzare al meglio il proprio attrezzo serve soprattutto a rendere più chiaro il proprio intento espressivo.

Escursione fotografica Arte Sella

Quali sono i progetti e le iniziative del CCF?

Proprio dall’inizio dell’anno il CCF@TRENTO ha ripreso con molta energia la propria attività, dopo gli anni della pandemia, che hanno fatto traballare l’esistenza stessa dell’associazione, anche se non sono mancate le soddisfazioni nemmeno in quel periodo. Una su tutte il progetto “Ti conosco mascherina” che ha visto il suo coronamento in una mostra al Mart, grazie all’interesse di Vittorio Sgarbi, per poi approdare a Torre Mirana e Castel Belasi. Ora, con un nuovo direttivo di quindici soci, stiamo proponendo tante iniziative su vari fronti, come i consueti corsi di base e di approfondimento, la visita a importanti mostre e musei, serate culturali a tema, abbiamo portato a termine il progetto CON-TATTO, nato per iniziativa dello Sportello Antidiscriminazioni di Trento e da Teatrovunque, fra poco avvieremo la seconda edizione del nostro progetto Chilometro Zero, abbiamo riattivato gli incontri settimanali fra i soci, stiamo per bandire il concorso a tema rivolto ai nostri soci e anche dei contest fotografici aperti a chiunque. La lista non è finita e invito tutti a iscriversi alla newsletter per conoscere tutte le nostre iniziative, e magari a diventare soci. La sede è in via Soprasasso, 1 a Gardolo sopra il teatro Gigi Cona. Sito web https://www.ccftrento.it/ e siamo presenti su Fb e Instagram.

Tu hai scritto anche una guida di fotografia. Può bastare una guida per fare delle belle foto?

Ho scritto la guida “Fotografia digitale, guida rapida ma non troppo” condensando la mia lunga esperienza didattica. Un’attenta lettura della guida fornisce un quadro approfondito e completo di tutte le variabili che entrano in gioco quando si fa clic. Se alla lettura si associa o si fa seguire un corso in presenza si completa il cerchio. Attualmente è acquistabile online, sia in versione cartacea che elettronica, ma sono alla ricerca di un editore interessato alla sua pubblicazione.

Mostra Ti conosco mascherina, a Torre Mirana
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