Dolomieu dei Monti Pallidi e l’Unesco

Quadrupla d’apertura 2011©Fulber. Da L’Eco delle Dolomiti (Il Sextante edizioni)

Nel 2009 L’UNESCO iscrive le Dolomiti tra i Patrimoni naturali dell’umanità per favorirne lo sviluppo sostenibile. Da questo evento nasce la storia Gary e il tesoro Dolomitico che rimarca con forza la salvaguardia dei tesori naturali e vede contrapposti come non mai i due viaggiatori del tempo: Gary, paladino dell’ambiente e Spike, che qui alza il tiro delle sue mire di conquista e approfitta dell’importante riconoscimento per gettarsi nel folle progetto di Dolomitland, un gigantesco agglomerato di strade e cemento, destinato ad ospitare orde di turisti.

Gary affronta Spike sulla questione dello sfruttamento delle risorse naturali © Fulber

Una coscienza per l’ambiente 

L’insana intenzione dovrà fare i conti con il popolo dei nani mitizzati nella figura di Re Laurino, pronti ad usare la magia per evitare che una sola pietra venga rimossa da dove Madre Natura l’ha collocata. Nella vicenda svolge un ruolo decisivo anche il “papà” delle Dolomiti, il geologo Dèodat de Dolomieu, il quale tenta di convincere l’assatanato Spike a desistere dal suo progetto, svelandogli il segreto dell’Enrosadira, il fenomeno naturale che si verifica da milioni di anni al crepuscolo, sulle Dolomiti.

Il geologo francese Dèodat de Dolomieu (1750-1801)

L’INCANTESIMO DELLE ALPI

Un tempo il Catinaccio, dimora di Re Laurino, era una montagna ricoperta di rose rosse. Innamoratosi della Principessa Similda figlia di un Re vicino, Laurino la rapisce rinchiudendola nel suo giardino segreto. Ma Teodorico di Verona, fratello di Similda, la libera e fa rinchiudere Re Laurino, il quale si rammarica: “Il mio regno è scoperto a causa delle rose che riflettono il rosso-splendente ovunque!”. Con un incantesimo oscura il fenomeno, che non si sarebbe più visto né di notte né di giorno, scordandosi però del crepuscolo.

Condividi l'articolo su: