La mania del dettaglio

Chi è attento alle minuzie, lo sa. Sì, perché sul web e su ogni canale televisivo pare sia scattata la mania di inquadrare il dettaglio. Come non notare i primi piani? Impattanti e imbarazzanti, nella loro lucida chiarezza e nella loro schietta veridicità. Prendiamo ad esempio il periodo in cui si parlava solo di tamponi. Dai vari TG alle trasmissioni a tema, si puntava solo allo zoom sul primo piano. Scelta casuale o intenzione volontaria alla sensibilizzazione collettiva? L’inquadratura principale era quella del bastoncino ben infilato nel setto nasale, che andava a scandagliare la narice. A seguire quella del vaccino. Anche qui primissimo piano sull’ago che si infila deciso nel braccio del soggetto, con tanto di zoom sullo strumento di incisione. 

Altro ragionamento, altre inquadrature. Ma quanto sono curiosissimi gli sfondi delle applicazioni che si occupano della messa in vendita di abbigliamento ed accessori? Chi vende in privato posta delle foto di quanto espone nel modo più spontaneo o organizzato possibile. Possiamo intravedere alcune fondamentali categorie. Partiamo dal gradino più basso, ovvero neofiti o inesperti. I novellini del mestiere postano foto per così dire casalinghe, aventi come sfondo set spesso improvvisati: piastrelle da cucina, tovaglie da salotto, divani più o meno vissuti e sgangherati, letti da rifare. E vogliamo parlare dei particolari? Mani che reggono abiti anche appetibili ed interessanti, ma le unghie… magari dare una spazzolata prima di pubblicare la foto, no?!

E in questa categoria farei rientrare anche quelli noncuranti di includere se stessi nella panoramica, magari dotati di ciabatte poco compatibili con l’abito da sera messo in vetrina digitale. Ai vertici si trova il venditore modello, quello che presenta il capo infilato su un manichino professionale, con varie foto prese da diverse angolature. Sfondo di classe – tende plissettate, di tonalità pastello – luci studiate ed effetti speciali; un piccolo capolavoro del post artigianale.

Nel purgatorio delle vendite si trovano le vie di mezzo: grucce appese ad ante di armadio, corridoi divenuti improvvisamente quinte di teatro, porte laccate e mosaici piastrellati. Insomma c’è tutto un mondo intimo e pubblico da propagandare ed esporre in primo piano. E da mettere in vendita.

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