Ora non abito più lì 

Canzone degli amanti dei gatti per eccellenza, “La gatta” di Gino Paoli uscì nel 1960. Brano autobiografico, evoca la casa dove il cantautore ha vissuto da giovane, a Boccadasse, Genova. Resa un successo anche dalla musica orecchiabilissima, ha il classico incipit di una storia (storytelling, diremmo oggi): “C’era una volta una gatta/che aveva una macchia nera sul muso/ e una vecchia soffitta vicino al mare/con una finestra a un passo dal cielo blu…”. Il fascino senza tempo della canzone è anche il suo rivolgersi al passato, il suo essere insomma un po’ nostalgica. Infatti, al presente, il cantante, spiega: “Ora non abito più là/ho una casa bellissima/bellissima come vuoi tu…”, e notate la velata recriminazione nei confronti, si presume, della sua donna. Ma, chiudendo il cerchio, lui ripensa alla gatta che abitava la sua soffitta della giovinezza, dove consumava una vita bohemienne strimpellando la chitarra.
A un passo dal cielo.

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Pubblicato da Marco Pontoni

Bolzanino di nascita, trentino d’adozione, cittadino del mondo per vocazione. Liceo classico, laurea in Scienze politiche, giornalista dai primi anni 90. Amori dichiarati: letteratura, viaggi, la vita interiore. Ha pubblicato il romanzo "Music Box" e la raccolta di racconti "Vengo via con te", ha vinto il Frontiere Grenzen ed è stato finalista al premio Calvino. Ma il meglio deve ancora venire.