
Qual è la frase che viene subito in mente quando si pensa all’amicizia? Esatto: “Un vero amico si vede nel momento del bisogno.” Ed è vero. Se sei in difficoltà è proprio in quel frangente che un’amicizia vera dimostra di essere tale. Ma io credo che non si dovrebbe attendere una situazione spiacevole per manifestarla. Anzi, a volte l’amicizia vera si rivela proprio nella situazione opposta e cioè quando le cose ti vanno bene. Ho sentito recentemente su Radio Deejay Fabio Volo che, nel suo programma “Il volo del mattino”, mi ha confermato questa cosa leggendo un brano che lo scrittore e motivatore inglese Simon Sinek ha dedicato al tema dell’amicizia. Ecco le sue parole: “Tutti noi abbiamo amici che chiameremmo in caso di difficoltà, ma scommetto un bel po’ di soldi che gli amici che chiameresti così su due piedi per dire: «hey, ho vinto un premio» sono ancora meno. Pensaci: se qualcosa va male ho un gruppo, diciamo una dozzina di amici a cui posso dire: «ho bisogno di aiuto, le cose mi stanno andando malissimo, ho bisogno di un consiglio.» Ma se ti succede qualcosa di meraviglioso, probabilmente quel numero si riduce che ne so, a quattro; quattro amici a cui poter scrivere il messaggio: «tieniti forte, mi è successa una cosa stupenda» senza che loro pensino che io voglia pavoneggiarmi o che intenda fargli vedere che sono meglio di loro. Sono quattro amici che sarebbero genuinamente felici per me. E allora ho iniziato a pensare che forse un amico non è solo una persona che è lì per te nei tempi duri ma la persona da cui puoi andare quando le cose vanno da Dio.”
Sempre poco tempo fa su Instagram ho guardato un video dello scrittore Francesco Vidotto che parla sempre di amicizia. Ed anche in questo caso mi sono trovato in completo accordo con lui. Ecco le sue parole: “Ci sono delle persone che ti frequentano nel tempo libero e invece ce ne sono altre che si liberano per frequentarti. Ecco, gli amici sono quelli lì, perché loro lo sanno qual è il valore del tempo e decidono di darlo a te. Io nel mio piccolo ho scelto di frequentare solamente gli amici e di lasciar perdere tutti quelli che chiami e sono sempre occupati e che sembra che debbano fare qualsiasi cosa. Perché ho scoperto che non c’è persona più occupata di quella a cui non frega niente di te. E allora piuttosto che loro, meglio una sana solitudine. Solitudine o amicizia vera. Per il resto siamo noi a non avere tempo.” Cosa dite? Che questi due pensieri sull’amicizia non vengono né da Freud né da Schopenhauer? Sì, è vero, ma alzi la mano chi non si è trovato nella situazione di raccontare una cosa bella ad una persona che ritiene amica e di accorgersi subito che l’ultima cosa che questa vuole fare è di gioire con te. Oppure di avere una persona amica che non ce la fa proprio a ritagliarsi uno spazio per stare o per parlare con te perché è troppo occupata. Non vedo nessuna mano alzata e quindi, visto che la parola magica che caratterizza l’amicizia è “reciprocità”, perché non esistono amicizie a senso unico, credo che sarebbe una buona cosa fare tesoro delle parole di Simon Sinek lette da Fabio Volo e di quelle dette da Francesco Vidotto e di cercare di metterle in pratica. Che dite, ci proviamo per vedere cosa accade?