Gli amanti e le feste

Ciao, M.
Domanda secca: che fine fanno gli amanti nei giorni di festa? 
Luciano di Borgo

Le città si riempiono di luminarie, i negozi sono addobbati a festa, le strade pullulano di persone intente a trovare il regalo più giusto da fare. Così il carrozzone del Natale ha il suo avvio, anche se, come spesso accade, qualcosa stride e crea una certa ansia. Perché, si sa, il Natale è la festa della famiglia, che coinvolge tutti nello scambiarsi i pacchetti, brindare, mangiare cibi tradizionali… i diverbi vengono accantonati, si tira fuori la faccia sorridente e partecipe.

La testa però, durante la recita della famiglia felice è da un’altra parte. Fai di tutto per dissimulare, sorridi, condividi commenti, battute, risate, ma non riesci a smettere di pensare, di farti domande, di guardare il cellulare in cerca di un messaggio che non arriva.

La condizione dell’amante non è prevista all’interno del girotondo delle festività natalizie, resta in disparte.

Ti ha portato un regalo strepitoso, ti ha promesso un fine settimana superlativo dopo il 6 gennaio, quando potrà ritagliarsi un pezzettino di tempo con la solita scusa. Eppure, tutto questo non serve perché tu, l’amante che alleggerisce la sua quotidianità schiacciante, passerai il Natale da solo/a.

Come “gestire” al meglio l’amante in questo periodo? Tutto deve restare confinato nella divagazione dal tema classico familiare, per alleggerire la quotidianità. Il confine non va superato.

Quando i patti sono chiari sin dall’inizio non dovrebbero esserci fraintendimenti. A volte, però, la situazione può sfuggire di mano, così la scappatella di solo divertimento inizia a essere qualcosa in più. Già, la frequentazione leggera, nata per passatempo, è diventata una relazione, il gioco si fa duro, le ferie, le festività sono un incubo.

Durante le feste si acuisce il senso di solitudine e desolazione perché il dover essere allegri e ben disposti a prescindere ci pone in una condizione di obbligo che mal si concilia con ciò che proviamo intimamente.

Una piccola ma certa consolazione sta nel fatto che, anche se appare interminabile, tutto passa e torneremo presto alla nostra collaudata routine. Quel porto sicuro che durante l’anno magari rifuggiamo lamentandocene, ma che apprezzeremo enormemente una volta ritrovato.

Scrivi anche tu a Marlene!

Condividi l'articolo su: