Staccare la spina

È un modo di dire molto comune nella lingua italiana. “Staccare la spina” significa interrompere un’attività, smettere di fare qualcosa in maniera categorica. Proprio come quando rimuoviamo la spina dall’interruttore dell’energia elettrica e la luce si spegne. Buio. Stop. Nell’epoca postmoderna, dominata dalla rivoluzione tecnologica, siamo costantemente risucchiati in un vortice di sollecitazioni che bombardano i nostri piccoli microcosmi fatti di innumerevoli impegni di cui ci facciamo carico, alle volte anche inconsapevolmente. Ecco che allora si raggiunge un limite, che solitamente coincide con il periodo estivo. Complice il caldo, che allenta le nostre energie e instilla in noi una certa spossatezza, arriva finalmente il momento in cui capiamo di dover “staccare la spina”. Non solo un piccolo lusso personale quindi, ma una vera e propria necessità. Sì, è necessario concedersi un periodo di tempo lontano dal lavoro e dalle fonti di stress quotidiano, per trarne benefici significativi a favore della nostra salute mentale e fisica. Per questo in agosto molti trentini – e non solo, considerato il boom della montagna turistica – cercano rifugio nella natura e nelle bellezze della nostra regione. 

In questo servizio andremo a esplorare l’importanza di prendersi una pausa, i benefici che ne derivano e i modi migliori per farlo. 

L’importanza di prendersi una pausa

Viviamo in una società che spesso glorifica ed esalta il lavoro incessante e la produttività. Più facciamo, più ci sentiamo appagati e soddisfatti perché è questo che oggi esalta il valore dell’individuo. Persino le attività cosiddette “ricreative” – quali ad esempio sport, hobby e passatempi – diventano ulteriori ingranaggi della macchina produttiva, finendo talvolta per stressarci di più anziché rilassarci. E come non ricordare anche metaforicamente il Charlot di “Tempi moderni”, inghiottito da un macchinario sempre più veloce, che lo porta alla follia. Un messaggio potente e attualissimo, non c’è dubbio.   

Numerosi studi dimostrano infatti l’importanza e il valore del riposo, momento fondamentale per il benessere complessivo. Non per niente si parla sempre più frequentemente di sindrome da burnout, ovvero un disagio di tipo psicofisico strettamente connesso al lavoro e diventato purtroppo un fenomeno molto comune, con conseguenze negative sulla salute. Come si manifesta? Con ansia, attacchi di panico, depressione e problemi cardiovascolari. Situazioni da non sottovalutare e per le quali esiste un’unica soluzione, staccare la spina. Anche molti esperti la pensano così: “Il riposo non è un segno di debolezza, ma una strategia per mantenere alta la produttività e preservare la salute mentale,” afferma la dott.ssa Elena Rossi, psicologa del lavoro. Quindi staccare serve al nostro benessere psicofisico ma anche alla nostra futura produttività. 

“Staccare la spina”: quali sono i benefici?

Il primo beneficio, quello più immediato, è la riduzione dello stress: allontanarsi dalle continue sollecitazioni quotidiane consente al corpo e alla mente di rilassarsi, riducendo i livelli di cortisolo, l’ormone responsabile dello stress.

Sembra poi paradossale, ma il riposo e la vacanza hanno come diretta conseguenza l’aumento della produttività. Tra le strategie per rendere un’azienda più efficiente rientra anche consentire al personale di prendersi delle pause. Gli studi nel settore hanno dimostrato che i lavoratori, al rientro dalle ferie, riprendono l’attività lavorativa con maggior creatività e motivazione, andando ad aumentare la produttività. 

E vogliamo non parlare del miglioramento delle relazioni interpersonali? Passare del tempo di qualità con familiari e amici rafforza i legami affettivi, fornisce un supporto emotivo, migliora la qualità della vita e favorisce la crescita dell’autostima. 

Ultimi ma non per importanza i benefici fisici: un periodo di riposo può migliorare il sonno, ridurre il rischio di malattie cardiache, rafforzare il sistema immunitario. Porta anche a mangiare meglio e ad assimilare in maniera più adeguata il cibo.

i modi migliori per staccare la spina?

La parola d’ordine in questo caso è VACANZA. Infatti cosa c’è di meglio per staccare se non fare vacanza, chiudendo casa e lasciando l’ambiente che ci riconduce al lavoro? E attenzione, non occorre andare troppo lontano per riprendere le energie. Una bella vacanza si può fare anche qui in Trentino, pianificando un viaggio nelle valli trentine più suggestive, come la Val di Fassa o la Val di Non. Le nostre montagne e i nostri laghi sono perfetti per rigenerarsi. 

Per centrare l’obiettivo relax, è fondamentale la Digital Detox: disconnettersi dai dispositivi digitali per qualche giorno può ridurre l’ansia e migliorare la qualità del sonno. Mettiamo da parte anche mail e telefono: nessuno è insostituibile, ci penseranno i colleghi, altrimenti aspetteranno il vostro rientro. 

Dedichiamoci a hobby e attività rilassanti come la lettura, il giardinaggio o lo sport; tutto quello che ci piace e che ci fa stare bene diventa simultaneamente terapeutico. 

Staccare da tutto significa anche allenare corpo e mente attraverso la meditazione e lo yoga: queste pratiche aiutano a ridurre lo stress e a migliorare la consapevolezza e la concentrazione.

Abbiamo raccolto la testimonianza di Luca, 35 anni, che racconta: “Dopo anni di lavoro senza sosta, ho deciso di prendermi una pausa di due settimane. Sono andato in montagna e ho spento il telefono. Tornato in città, mi sono sentito rinato e più produttivo.”

Ma a questo punto ci sorge spontanea una riflessione: ha senso ricaricarsi per affrontare una vita che non si ama nella quotidianità? Vogliamo staccare la spina perché non ce la facciamo più a tenere il ritmo? Forse il discorso dovrebbe partire da lontano, con un’analisi lucida delle nostre esistenze. 

In conclusione possiamo convenire che prendersi una pausa dal lavoro e dalle pressioni quotidiane non è solo benefico, ma essenziale. Staccare la spina consente di ricaricarsi e di affrontare le sfide quotidiane con una nuova prospettiva e maggiori energie. E agosto è il mese ideale per riscoprire la bellezza del Trentino e ritrovare il proprio equilibrio interiore.

Insomma, cari lettori, vi invitiamo a considerare l’importanza di prendersi del tempo per sé stessi. Non aspettiamo il burnout! Pianifichiamo oggi stesso un periodo di riposo. Meritato.

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Pubblicato da Tiziana Tomasini

Nata a Trento ma con radici che sanno di Carso e di mare. Una laurea in materie letterarie e la professione di insegnante alla scuola secondaria di primo grado. Oltre ai grandi della letteratura, cerca di trasmettere agli studenti il piacere della lettura. Giornalista pubblicista con la passione della scrittura, adora fare interviste, parlare delle sue esperienze e raccontare tutto quello che c’è intorno. Tre figli più che adolescenti le rendono la vita a volte impossibile, a volte estremamente divertente, senza mezze misure. Dipendente dalla sensazione euforica rilasciata dalle endorfine, ha la mania dello sport, con marcata predilezione per nuoto, corsa e palestra. Vorrebbe fare di più, ma le manca il tempo.