S-concerto

Quanta differenza può fare una semplice consonante? Dizionario alla mano, “concerto” indica un accordo o un’intesa. “Andare di concerto” equivale a procedere insieme. Con la esse davanti avviene una specie di rivoluzione: dall’armonia siamo tutto ad un tratto al “turbamento, profondo disorientamento”.

Un 18enne entra in una scuola in Texas e compie una vera strage degli innocenti. Lo sconcerto è grande, ma ancora più grande diventa quando cominciano le analisi dei media e degli “esperti” che anziché puntare il dito contro il mercato delle armi, cercano motivazioni nel passato del killer (“la balbuzie, i tagli sulla faccia, la madre tossica”). Quando la smetteremo di demandare alla psichiatria quello che può fare la politica? Vendere armi non porta mai nulla di buono. Nemmeno se le vendiamo ad un Paese aggredito, invogliandolo così a resistere-resistere-resistere, oltre ogni logica, anziché sedersi subito al tavolo di una trattativa diplomatica.

Ma di concerto si può amare la Natura, rispettandola, mettendo in campo azioni che la tutelino. Tuttavia basta poco a posizionare quella esse malandrina là davanti. Eccolo allora lo sconcerto, nell’apprendere che in uno degli angoli ancora incontaminati del Trentino, il Lago di Erdemolo, grazie ad una deroga birichina, è stato approvato il raddoppio delle cubature e del numero dei posti letto del locale rifugio che in pratica diventerà una sorta di albergo, tutt’altro rispetto al rustico preesistente. Facile immaginare quel che accadrà in seguito.

E che dire, infine, quando lo sconcerto ci piomba addosso all’indomani proprio di un “concerto”, il non plus ultra dell’idea dello stare assieme in armonia e gioia? È curioso che si sia dovuta attendere l’ultima nota della serata per cominciare a leggere dichiarazioni (sindaco, questore, ecc.) secondo le quali quel concerto non andava fatto: il luogo non era adatto, la città troppo piccola, le vie di fuga non sufficienti, eccetera. È andato tutto bene, ci siamo divertiti, abbiamo fatto tante belle fotografie, la sorte è stata benigna. Il concerto adesso è finito.
Lo sconcerto rimane.

direttore@trentinomese.it

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Pubblicato da Pino Loperfido

Autore di narrativa e di teatro. Già ideatore e Direttore Artistico del "Trentino Book Festival". I suoi ultimi libri sono: "La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri” (Athesia, 2020) e "Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis" (Edizioni del Faro, 2022). Nel 2022 ha vinto il premio giornalistico "Contro l'odio in rete", indetto da Corecom e Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige. Dirige la collana "Solenoide" per conto delle Edizioni del Faro.