JOHNNY MOX > “Anni venti”

Uscito in digitale ma anche in un curatissimo formato vinilitico “Anni venti” prodotto e interamente suonato da Gianluca Taraborelli in arte Johnny Mox viene definito come una fotografia spietata del decennio che stiamo vivendo attraverso sguardo profondo, a tratti cupo, su una realtà sempre più frammentata. “Tutto accelera – spiega Mox – dai cambiamenti climatici a quelli nel campo della tecnologia, dalle relazioni sociali al mondo del lavoro, dai fenomeni migratori all’esplosione del tema della salute mentale”. La grande sorpresa per chi segue come noi da sempre Mox è ascoltare un lavoro cantato per la prima volta interamente in italiano. Utile per mettere in fila quelle che il musicista di Trento chiama “una lunga lista di questioni irrisolte” attraverso un disco di canzoni percorse da una tensione costante, cristallizzata in un suono che mescola battiti elettronici a intense ballads notturne, aperture muscolari e immersioni psichedeliche. Un lavoro denso, che ha una particolarità anche nella sua forma: è un disco non finito, in divenire. 

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Pubblicato da Fabio De Santi

Classe 1967, si nutre fin da ragazzo di musica e passione per la scrittura con particolare dedizione alle pagine di Vonnegut, Dagerman e Cèline. Scrive dalla metà degli anni '90 per il quotidiano l'Adige e da tempo quasi immemore collabora con Trentinomese. Frequenta le onde radio dagli anni '80 con diversi programmi fra cui quelli proposti su Radio Rai Regionale dove da spazio alla scena musicale trentina cosi come accade sulle pagine del nostro mensile.