Come sarebbe cambiata la storia? Sarebbe veramente cambiata?

WhatsApp ti imprigiona, nel bene e nel male, in una ragnatela le cui dimensioni sono il qui e ora. Prima della sua apparizione sulla scena il tempo era un’altra cosa, sebbene anche nelle epoche remote scorresse molto più veloce di ciò che pensiamo. Basti sapere che in poche ore, grazie alle torri di fuoco e alle colonne di fumo, la notizia di un avvenimento accaduto a Rovereto arrivava anche a Castel Coira in alta Val Venosta. Gli antichi sistemi di segnalazione, pur riuscendo a comunicare solo concetti elementari, erano comunque efficaci e già prevedevano la possibilità di inviare messaggi cifrati. Però … però WhatsApp probabilmente avrebbe salvato molte vite ed evitato catastrofiche situazioni. Un dito che schiaccia un tasto ed ecco l’informazione arriva appena in tempo per salvare… sicuramente Anna Bolena, la seconda moglie di Enrico VIII condannata a morte e decapitata il 19 maggio del 1536 presso la Torre di Londra con l’accusa di tradimento, adulterio e incesto con il fratello. Probabilmente se una dama di compagnia a lei fedele avesse avuto WhatsApp l’avrebbe avvisata della diabolica decisione di farla scomparire dalla faccia della terra, rea di non avergli dato un figlio maschio.

E Donatien-Alphonse-Francois de Sade sarebbe sfuggito agli innumerevoli arresti se avesse posseduto uno smartphone che al momento opportuno lo avesse avvisato dell’arrivo dei gendarmi per compiere l’ennesimo arresto? E se WhatsApp gli avesse garantito la libertà avrebbe scritto quei capolavori della letteratura libertina illuminista dove la ragione contabile viene celebrata riga dopo riga, donna dopo donna, sangue dopo sangue, violenza dopo violenza?

Ieri, quando due amanti si lasciavano, si usava per lo più l’epistola, la lettera, almeno in ambito aristocratico-borghese. Così come oggi attraverso WhatsApp, con un semplice invio, si abbandonano amori ormai spenti senza il bisogno di guardare negli occhi. In passato era la carta da lettera che accoglieva la lacrima disperata di lei o di lui. Nel medioevo ogni scambio d’informazione si giocava a singolar tenzone, tra spade, lance e randelli. Ogni epoca ha i propri mezzi di comunicazione ma, come ci insegna la miglior fantascienza, i paradossi temporali hanno molto da insegnare, innanzitutto che la storia si può fare anche con i se e i ma.

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Pubblicato da Fiorenzo Degasperi

Fiorenzo Degasperi vive e lavora a Borgo Sacco, sulle rive del fiume Adige. Fin da piccolo è stato catturato dalla “curiosità” e dal demone della lettura, che l’hanno spinto a viaggiare per valli, villaggi e continenti alla ricerca di luoghi che abbiano per lui un senso: bastano un graffito, un volto, una scultura o un tempio per catapultarlo in paesi dietro casa oppure in deserti, foreste e architetture esotiche. I suoi cammini attraversano l’arte, il paesaggio mitologico e la geografia sacra con un unico obiettivo: raccontare ciò che vede e sente tentando di ricucire lo strappo tra uomo e natura, tra terra e cielo, immergendosi nel folklore, nei miti e nelle leggende. fiorenzo.degasperi4@gmail.com