La paura di invecchiare di una “vetusta” popstar

Siamo tutti rimasti un po’ sconvolti nel vedere le ultime apparizioni in pubblico della cantante Madonna Louise Veronica Ciccone, per tutti semplicemente Madonna. Mi riferisco in particolare all’evento andato in scena in occasione del premio Grammy Awards, prestigioso riconoscimento in ambito musicale. Noi che abbiamo visto crescere questa italoamericana – dalla storia personale piuttosto disastrata, con una voce mediocre ma vero animale da palcoscenico – restiamo sbalorditi dagli effetti devastanti che oggi si possono attuare per contrastare il passare del tempo. La “nonnetta del pop” (come ahimè viene etichettata la sessantaquattrenne) è apparsa in pubblico pressoché irriconoscibile, stravolta dai trattamenti che le hanno cambiato i connotati. I siti specialistici hanno raccolto le opinioni dei luminari del “ritocchino” e riferiscono di una corposa serie di interventi subiti dalla Ciccone per arginare i segni del tempo che passa. Si va dai numerosi trattamenti laser e di biorivitalizzazione con acido ialuronico, al botox per sollevare gli angoli degli occhi; dalla blefaroplastica – ovvero rialzare le palpebre cadenti – all’effetto “foxy eye” o occhio da volpe, che ora spopola tra i vip. I più informati parlano pure di riempimento o addirittura di protesi di guance, mento, mascella, naso e labbra. E attenzione, l’analisi si ferma all’osservazione del viso. Mettiamo pure in conto un identico trattamento per il resto del corpo. Ma cosa diavolo ha fatto Madonna? Semplice, è ossessionata dell’età che avanza. Eppure da lei non ce lo aspettavamo. È stata un’artista trasgressiva, che ha influenzato la musica e ha cambiato il modo di stare sul palco; ha anticipato le mode e creato uno stile tanto imitato, ma forse inimitabile. Giunta ai ripetuti giri di boa degli anta, ha preferito stravolgere la propria immagine, rinnegando i suoi tratti originali, modificati inesorabilmente dal tempo. 

Questo non vuole essere un anatema contro la medicina estetica: in molti casi può risolvere problematiche fisiche che magari pesano anche sulla psiche, dando sollievo e rinnovata fiducia in se stessi. Certo che l’esagerazione – soprattutto per chi ha un’ampia visibilità pubblica – è ormai all’ordine del giorno. Esiste una lunga lista di personaggi dello spettacolo che hanno letteralmente cambiato i connotati dopo di un abuso di bisturi e lifting vari. E i risultati sono per tutte una sorta di copia e incolla: le labbra sono a canotto, gli zigomi a palloncino, le tette altissime (e di plastica). Perfino la giovanissima Chanel Totti (quindicenne) pare abbia conosciuto il chirurgo plastico! E per restare in territorio regionale, prendiamo ad esempio la Gruber: una stimata giornalista e conduttrice tv, ma visibilmente alterata e gonfiata dai trattamenti estetici. E Donatella Versace? In questo caso possiamo parlare di esagerazioni che finiscono col diventare modificazioni distruttive. Tutte belle donne, che probabilmente lo sarebbero state anche con i segni del passare del tempo. Per carità, tutto evolve, tutto è migliorabile e suscettibile di cambiamento:  che una donna voglia appianare una ruga, sollevare un seno cadente dopo gli allattamenti o correggere un difetto per stare bene con se stessa e con gli altri, ci sta. Ma addirittura arrivare a modificare i tratti somatici, risultando praticamente irriconoscibili, sembra troppo.
E allora come non citare “Il ritratto di Dorian Gray” e il segreto dell’eterna giovinezza, ovvero il bisogno di esorcizzare la paura d’invecchiare. Un romanzo di fine Ottocento che risulta oggi assolutamente affascinante come il suo protagonista, disposto a dare qualsiasi cosa – anche la sua anima – per restare eternamente giovane e bello. 

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Pubblicato da Tiziana Tomasini

Nata a Trento ma con radici che sanno di Carso e di mare. Una laurea in materie letterarie e la professione di insegnante alla scuola secondaria di primo grado. Oltre ai grandi della letteratura, cerca di trasmettere agli studenti il piacere della lettura. Giornalista pubblicista con la passione della scrittura, adora fare interviste, parlare delle sue esperienze e raccontare tutto quello che c’è intorno. Tre figli più che adolescenti le rendono la vita a volte impossibile, a volte estremamente divertente, senza mezze misure. Dipendente dalla sensazione euforica rilasciata dalle endorfine, ha la mania dello sport, con marcata predilezione per nuoto, corsa e palestra. Vorrebbe fare di più, ma le manca il tempo.