Discorso di fine anno

Care concittadine e cari concittadini,

come potreste già aspettarvi, il quadro che questa sera andrò a dipingere non sarà tra i più rosei. L’anno che si sta chiudendo ci ha regalato pochi illusori momenti di serenità, ma ha messo in luce gravi problemi strutturali che sarebbe delittuoso tacere in questa sede. Quello di un Presidente per il proprio Paese è paragonabile all’amore tra un uomo e una donna. Un amore sbilanciato e obliquo in cui non sempre vi è una simmetria, un amore in cui il sentimento è soggetto a gravi fluttuazioni. Un Presidente ama il proprio Paese. Lo fa in maniera sincera, appassionata, senza giudizio né riserve di sorta. Ma quale amore restituisce solitamente quel Paese al suo massimo rappresentante? Si può chiamare “amore” quella sorta di do ut des, governato da richieste e condizioni, legato a precise esigenze e scadenze temporali? Ricorderete il Poeta, quando narra di Apollo che, colpito dalla freccia di Amore, si innamora di Dafne, ma questa disprezza le nozze e vaga, sola, nei boschi. Quoniam coniunx mea non potes esse, arbor eris certe. Se non puoi essere la sposa mia, sarai almeno la mia pianta. E di te sempre si orneranno, o alloro, i miei capelli.

Care concittadine e cari concittadini, non chiedetevi cosa può fare il Vostro Presidente per voi, ma cosa potete fare voi per il vostro amore, e cioè per il Vostro Paese, trasformato dalla volontà degli dei in una bellissima e profumata pianta d’alloro. Volendolo, non si può forse amare perfino una pianta? Ci attendono sfide importanti e decisive. Vi sono adesso due strade, fra loro alternative. Dare, immediatamente, vita a un nuovo governo, adeguato a fronteggiare le gravi emergenze: sanitaria, sociale, economica, finanziaria. Ovvero quella di immediate elezioni anticipate. A quel punto, mi farò da parte, per lasciare a qualcun altro – certamente più degno di me e che sarete voi a scegliere – la guida del Paese. Il nuovo anno sarà rivelatore e saprà svelare se il vizio stava nella persona o nell’idea che l’amore ce ne dette. Nel primo caso, saranno indette nuove elezioni. Nel secondo, il cielo vi protegga e impedisca alla delusione di fare brandelli di tutte le vostre speranze.

Buon anno!

Il vostro Presidente

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Pubblicato da Pino Loperfido

Autore di narrativa e di teatro. Già ideatore e Direttore Artistico del "Trentino Book Festival". I suoi ultimi libri sono: "La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri” (Athesia, 2020) e "Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis" (Edizioni del Faro, 2022). Nel 2022 ha vinto il premio giornalistico "Contro l'odio in rete", indetto da Corecom e Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige. Dirige la collana "Solenoide" per conto delle Edizioni del Faro.