Nicole, Tom e lo zampino della “setta”

È il 1989, quando Tom Cruise e Nicole Kidman si conoscono sul set di “Giorni di tuono” di Tony Scott. Un amore che li porta, in breve tempo, alla vigilia di Natale del 1990, a convolare a nozze. Rito di Scientology, “setta” a cui è affiliato lui. Segue, una storia lunga dieci anni, che affascina e incuriosisce fan e non solo, che li consacra nell’Olimpo delle coppie d’oro della Hollywood anni ‘90, ma che i due tengono celata con grande discrezione. Due figli adottati – Isabella e Connor –, due film nei quali reciteranno ancora fianco a fianco – “Cuori ribelli” di Ron Howard nel ‘91 e “Eyes Wide Shut” di Stanley Kubrick nel ‘99 – e un legame che sembra, ricostruito a posteriori nelle dichiarazioni, una codipendenza, una gabbia d’oro. 

Il divorzio arriva nel 2001 e le cause restano fumose, anche se tutto pare far pensare che siano da ascrivere alla religione di lui: Scientology, fondata da Ron Hubbard, è un’affiliazione che promette la purificazione dello spirito dalle distorsioni causate dagli engram, i ricordi traumatici, attraverso un lungo percorso di sacrifici, laute offerte e progressivo allontanamento da chiunque non creda nella “setta”. Chiunque, anche una moglie che non ha mai accettato la conversione. Una riprova di una fede capace di recidere legami la si avrà, anni dopo, nel 2012, quando Cruise divorzierà dalla moglie successiva, Katie Holmes: dalle accuse di abusi da parte di lei, costretta a partorire in assoluto silenzio e senza l’ausilio di antidolorifici, all’allontanamento dell’attore dalla figlia Suri, come Nicole Kidman mai entrata in Scientology.

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Pubblicato da Katia Dell'Eva

Laureata in Arti dello spettacolo prima, e in Giornalismo poi, nel quotidiano si destreggia tra cronaca e comunicazione, sognando d’indossare un Fedora col cartellino “Press” come nelle vecchie pellicole. Ogni volta in cui è possibile, fugge a fantasticare, piangere e ridere nel buio di una sala cinematografica. Spassionati amori: Marcello Mastroianni, la new wave romena e i blockbuster anni ‘80.