
Uno dei legami più noti della storia della musica classica (ma non solo) è quello tra Johannes Brahms e Clara Schumann. L’ambiente in cui nasce e si sviluppa è quello della borghesia di lingua tedesca della seconda metà dell’ottocento.
Clara Wieck è del 1819, è una pianista di livello che incontra ed ama, sposandolo, un altro compositore: Robert Schumann. Robert è figlio di un libraio, Clara figlia di Friedrich, proprietario di una fabbrica di pianoforti, nonché insegnante di questo strumento. Robert, che ha 9 anni più di Clara, la conosce proprio perché, come lei, è un allievo di Friedrich. L’amore tra i due trova il contrasto del genitore, poiché Robert ha, secondo lui, uno scarso equilibrio mentale. Comunque i due si sposano nel 1840 e hanno otto figli. Brahms, nato nel 1833, è invece di origini più modeste. Nel 1853 l’incontro con Robert Schumann è per lui fondamentale. Poco dopo assiste al rapido declino della salute del maestro. Robert non si riprenderà più dai disturbi nervosi e morirà nel 1856. Da allora nasce il misterioso legame tra Clara e Johannes. Dopo la morte del marito, lei si dedica interamente a curare la musica di Robert, pubblicando l’edizione completa della sua opera. Brahms nel frattempo compone e segue l’attività concertistica come direttore d’orchestra. Ebbe molti amori, soprattutto con cantanti liriche, ma non si sposò mai e Clara rimase sempre sullo sfondo della sua vita.
La morte di Clara avvenne nel 1896. Brahms muore meno di un anno dopo. Di comune accordo i due, per timore che la loro relazione venga equivocata, distruggono la loro corrispondenza. Molti anni prima, quasi subito dopo la morte di Robert, Clara nel suo diario scrive una lettera ai suoi figli, invitandoli a non ascoltare le calunnie riguardanti la sua relazione con Johannes.