“Al mio grande amore”

Il grande amore James Dean lo ha condiviso con un’attrice italiana. Anna Maria Pierangeli, famosa negli Stati Uniti solo come Pier Angeli: era di Cagliari ed era nata nel 1932, un anno dopo James Dean. Quando si conobbero nell’estate del 1954 scoccò il colpo di fulmine. I paparazzi cominciarono a seguirli nei ristorantini di Santa Monica dove cenavano dopo aver passato la giornata sui rispettivi set. Lui la chiamava Annarella, unendo il nome Anna a Cinderella. Per lei, l’attore era Jimmy. Ogni tanto, lui e Anna Maria fuggivano insieme sulla costa californiana e si rifugiavano in un cottage sul mare, lontani da tutti, dove – racconterà un giorno lei – ”Parlavamo di noi, dei nostri problemi, dei film e della recitazione, della vita e anche della vita dopo la morte. Ci amavamo così tanto che a volte camminavamo semplicemente in silenzio, con i piedi nel mare, tenendoci per mano perché pensavamo che saremmo stati insieme per sempre”. Lui le chiese di sposarla e la giovane avrebbe anche accettato se non si fosse messa di traverso la sua famiglia. Jimmy non era cattolico. Anzi, era ateo. Le difficoltà cominciarono a incrinare l’incanto e – persuasa da sua madre – ecco che Pier Angeli chiuse di colpo la relazione, sposandosi in tutta fretta con il crooner Vic Damone, di origini italiane e, soprattutto, cattolico. Quando gli sposi uscirono dalla chiesa James era lì, sulla sua moto, ad attenderli in silenzio. Forse aver perso la ragazza che amava non fu l’unico motivo per cui assunse un atteggiamento nichilista, ma sicuramente fu un colpo durissimo. Il 30 settembre del 1955, 7 mesi dopo la rottura con Anna Maria, James morì nel tristemente celebre incidente d’auto. Qualcuno sostiene che nel portaoggetti di un’accartocciata Porsche 550 ci fosse una lettera in cui lui le chiedeva ancora di sposarla. 

Il matrimonio di Pier Angeli finì 4 anni dopo. Il 10 settembre del 1971, fu trovata senza vita, uccisa da un’overdose di barbiturici. Aveva 39 anni. Accanto al suo corpo oramai esanime, una lettera senza un’indicazione  precisa del destinatario. “Al mio grande amore” c’era solo scritto.

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Pubblicato da Mariavittoria Keller

Ha un’innata passione per la scrittura che cerca di declinare sia dal punto di vista professionale (ideazione di testi promozionali, contenuti web, corsi creativi) che artistico (performance multimediali, esposizioni, reading…) conciliandola con tutto ciò che è espressione dell’animo umano. Non ama parlare di sé se non attraverso quello che scrive: “Mi sono sempre descritta come una persona fragile. Timida, silenziosa, sognatrice. Un'osservatrice attenta della realtà e una appassionata visitatrice di sogni. Scrivo per provare a fermare in un attimo le emozioni, per riviverle, per regalarle a chi avrà la cura di dedicarci uno sguardo. Perchè credo fortemente che il valore delle cose sia svelato nei dettagli e nel tempo che sappiamo concedere. Così mi incaglio spesso nei giorni, troppo veloci e spesso disattenti verso chi preferisce stare in disparte. Amo la natura selvaggia, libera, perchè sento di esserlo anch'io. Gusto le cose semplici, che sorridono, che condivido con poche, pochissime preziose persone. Credo nell'Amore come sentimento Universale, anche se ho ancora qualche difficoltà con il sentimento, quando mi guarda. Amo il raccoglimento, la lettura e la musica, non ho paura della solitudine quando non è imposta, ma è una scelta. Vivo imparando, non dimenticando che la felicità è negli occhi di chi guarda”. Info: vikyx79@gmail.com