Il gatto è un animale aggressivo? 

Di pari passo con la paura troviamo l’emozione della rabbia, infatti i loro comportamenti aggressivi nascono quando l’animale si sente minacciato e crede di doversi difendere. Se questa si manifesta in modo evidente è facilmente riconoscibile dalla postura (rigida con orecchie all’indietro appiattite sulla testa, con la coda tenuta bassa con violenti scatti a destra e sinistra), naturale evoluzione di questa postura se “la minaccia” non da segni di arretrare, saranno denti e artigli scoperti e tentativi di attacco, il tutto accompagnato da una forte verbalizzazione di soffi e miagolii. A differenza di noi esseri umani le motivazioni che portano il gatto a provare questa forte emozione sono esclusivamente due: problematiche di salute (malattia, aggressività indotta da carezze, problema di digestione o anche semplicemente noia o mancanza di una persona cara) o un’ipotetica minaccia, pertanto è possibile prevedere il loro comportamento e il più delle volte bloccarlo prima che sfoci in violenza.

Difficilmente registriamo attacchi di violenza da parte di gatti specificatamente indirizzati all’uomo (1%), maggiore può essere la possibilità di aggressività rediretta o d’inciampo, ovvero quelle situazioni nelle quali noi ci troviamo in mezzo, ad esempio se un gatto vede un intruso in giardino e si scaglia contro di noi che siamo al suo fianco dietro la finestra o se proviamo a fermare una lite cercando di dividere due gatti (15%). Come dobbiamo comportarci in questi casi? La prima cosa da fare è chiaramente riconoscere i segnali e contestualizzarli cercando quindi di capire le motivazioni che portano il micio ad agire in questo modo. In secondo luogo è necessario lavorare in sicurezza evitando di provocarli, se proprio devi intervenire fallo usando l’effetto sorpresa ovvero facendo cadere improvvisamente qualcosa (un libro, un mazzo di chiavi) all’improvviso alle loro spalle, in questo modo la distrazione permetterà di chiudere l’attacco. Lascia poi solo il gatto per permettergli di calmarsi dopodiché ignoralo e fagli capire che non c’è nulla di cui preoccuparsi. Importante: non punire il gatto. L’aggressività nasce dalla paura e punendolo non farai che accrescere il timore. Come per ogni lavoro con il gatto le armi vincenti sono amore e pazienza.

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Pubblicato da Cinzia Cavagna

Amo i libri e vivo in un piccolo zoo casalingo (14 cani, 5 gatti, 1 drago barbuto, 2 geche, 1 camaleonte, 2 tarantole). Unendo l’interesse, in particolare quella per i gatti, al mio amore per lo studio negli anni ho affinato gli approfondimenti inerenti al comportamento felino, un panorama in continua evoluzione che offre studi aperti e richiede costante aggiornamento, sperando di riuscire a trasmettere un po’ della mia passione anche tra le righe degli articoli, tramite “Gatta ci cova” , vorrei aiutarvi a scoprire di più su questo affascinante animale che vive in gran parte delle nostre case!