Il sorcetto e l’elefantino

C’era una volta, ma per fortuna c’è ancora, la savana africana, regno di numerosi animali di specie diverse. Un giorno, la loro abituale vita venne sconvolta da un furioso incendio. Gli elefanti si precipitarono subito ad attingere l’acqua da un vicino laghetto utilizzando le proboscidi come idranti. I più spaventati erano gli animali più piccoli, tra cui un grazioso sorcetto. Nella sfortuna, ebbe però la fortuna di essere notato da un elefantino impegnato nello spegnimento delle fiamme. Vedendolo in serio pericolo, lo invitò a montargli in groppa. E così, senza nemmeno avere il tempo di parlarsi, i due formarono una squadra affiatata, con il topolino a indicare all’elefantino i punti in cui era più urgente spruzzare l’acqua.

Grazie alla prontezza e all’abnegazione degli elefanti “pompieri”, l’incendio dopo alcune ore venne spento, ma ad un costo altissimo. Alcuni pachidermi, infatti, tra cui la mamma e il papà dell’elefantino, erano deceduti a causa delle gravi ustioni riportate. Anche l’elefantino aveva bruciacchiature qua e là, ma non era in pericolo di vita. Aveva solo bisogno di medicazioni continue, ma questo non era un problema perché aveva accanto il sorcetto che, rimasto grazie a lui del tutto incolume, ora viveva con un solo pensiero: aiutare il suo salvatore a guarire dalle ferite e consolarlo per la perdita dei genitori. Di giorno andava in cerca di piante medicinali mentre di notte gli raccontava delle storielle per distrarlo dai suoi brutti pensieri. Con le cure speciali del topolino, in meno di un mese l’elefantino si riprese completamente. Ora poteva nuovamente correre nella savana come prima e in più aveva un amichetto con cui giocare. Eh sì: perché l’elefantino e il roditore divennero inseparabili. Se durante l’incendio era stato il caso a fare di loro una coppia di pompieri, ora erano stati loro stessi a decidere di essere, nonostante le vistose differenze, una coppia di amici nella vita di tutti i giorni. All’inizio, la “strana” coppia venne guardata con diffidenza dagli altri animali, e soprattutto dagli elefanti e dai topi. Ma dopo un po’ tutti capirono: la più bella amicizia è quella tra creature diverse.

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Pubblicato da Flora Graiff

Nata in un mondo di colori, il suo stile è caratterizzato da sfumature vivaci e personaggi espressivi, perlopiù ispirati al mondo animale. Ha perfino affermato scherzosamente che le sue idee migliori le vengono da conversazioni casuali con gatti del quartiere e cani randagi.