Siete stati voi ad ucciderla

Siete stati voi ad ucciderla. Siete stati voi quando non si poteva assolutamente piangere perché “non devi fare la femminuccia”. Siete stati voi ogni volta in cui mi veniva detto che lei era il “gioiello che dovevo proteggere”. E come rimediare al fallimento di non esservi riuscito? Perché ovviamente non posso proteggere una persona più forte di me, più brava di me, che si laurea prima di me. Dovevo fermarla, così avrei potuto proteggerla come avete sempre voluto voi. E riconosco che, ancora una volta, la colpa ultima rimane sempre la mia. Perché io avrei potuto dire “no, sono io in difficoltà, basta con questa retorica, fatemi fallire e fatemi rinascere, non devo proteggere e salvare nessuno, fatemi piangere perché non devo più dimostrare la mia forza”. 

Invece non l’ho fatto. Anzi, feci proprio l’esatto contrario. Dimostrare nella maniera più malata e cieca possibile la mia forza, ammazzandola, vittima innocente del sistema malato nel quale abbiamo avuto le radici per tanto, forse troppo tempo. 

Quindi, signori della Corte, mi dichiaro colpevole ed esigo, forse per la prima volta in vita mia esigo davvero qualcosa, di essere giudicato colpevole. Sono colpevole di aver ammazzato colei che dicevo, e pure ritenevo, di amare. Sono colpevole di non essermi ribellato contro un sistema malato, che tacitamente mi ha spinto verso un gesto tanto ignobile. Ci tengo a ribadire. La colpa rimane la mia e solo la mia, ma non crediate che comminando la massima pena, augurandomi le peggiori sofferenze, le cose miglioreranno. Le cose non miglioreranno affatto fino a quando tutti non ci si renderà conto di far parte di un sistema malato e fallimentare. Fino a quando non si smetterà di parlare di “Uomini” con la U maiuscola, rinforzando il concetto di superuomo che mi ha portato a fallire miseramente. Fino a quando non si smetterà di parlare di amore vero

Sì, illustrissima Primo Ministro, sto proprio parlando di lei. Lei che dovrebbe essere la voce degli italiani, la nostra presentazione con il resto del mondo. Come si può parlare di amore vero? Le parole sono importanti. Cosa è vero e cosa è falso? Per favore la smetta di liquidare tutti questi tremendi episodi con la scusa che sono delle devianze, ché il vero amore sta altrove. 

Capisco il terrore che si prova quando ci si rende conto della rete che attanaglia noi tutti. E capisco anche che può esserne lei stessa una vittima inconsapevole. Però ora sto provando ad aprirle gli occhi, non si volti dall’altra parte. Io non sono una bestia, non sono un uomo con la u minuscola, il mio non era un falso amore. Era un amore normalissimo nato nel normalissimo contesto in cui viviamo. E continuare a mettere in un angolo questi episodi non farà che alimentare il mostro. Perché tanto “è lui la bestia, io che sono un vero uomo non lo farei mai”. E invece potrebbe accadere, perché altrimenti non ci sarebbero tante vittime. Pagherò ben contento di pagare, ho sbagliato e cercherò, nonostante sia impossibile oramai rimediare. E il modo migliore è provare a fare aprire gli occhi a voi tutti. Perché l’assassino potreste averlo in casa, mangia con voi, dorme con voi. 

Il potenziale assassino sei tu, che ridendo mi hai detto “guarda che fallito che sei, riesci a laurearti dopo una donna. Ma non dovevi proteggerla?”. 

Pagherò io per tutti. Fino alla prossima vittima. Fino al prossimo carnefice.

La triste fine di Giulia

Il femminicidio di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta a pochi giorni dalla laurea, ha sconvolto l’Italia. Il 22enne, dopo l’arresto in Germania, è stato estradato in Italia per essere processato.

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Pubblicato da Fabio Loperfido

Nato allo scadere del millennio, Fabio è uno studente errante che ancora non ha ben chiaro cosa potrebbe volere il mondo da uno come lui. Nel mentre prova ad offrire ciò che vede con i suoi occhi tramite una sua lettura, con la speranza che il suo punto di vista possa essere d'aiuto a qualcuno martellato dai suoi stessi interrogativi.