Cara mamma, ho tanti perché…

Ci sono giorni in cui le notizie negative ci sovrastano ed è davvero difficile trovare delle note positive. Guardo il mio bambino e penso che è ancora piccolo, per fortuna non può capire i telegiornali, non si preoccupa ancora se non piove e fa troppo caldo, se l’aria è inquinata, se continuano i bombardamenti in diverse parti del mondo. Però mi capita di immaginare che cosa si potrebbe chiedere, lui come gli altri piccoli, osservando il mondo che gli stiamo consegnando e penso che forse, se fossero i bambini a parlarci anziché gli esperti, magari avremmo una motivazione più forte per agire concretamente verso un miglioramento.

Cara mamma,

sono ancora piccolo, ma sto scoprendo a poco a poco il mondo e mi sto facendo già molte domande.

Volevo chiederti… perché voi grandi rovinate un posto così bello come la Terra? 

Perché invece di correre nei prati e arrampicarvi sugli alberi riempite l’erba di veleno per non farla più crescere e tagliate le piante che fanno tanta ombra? 

Perché invece di fare il bagno nei torrenti e nei fiumi li sporcate di schiume puzzolenti?

Perché usate tanta acqua per lavare la macchina se ci insegnate che l’acqua non è infinita?

Perché invece di coccolare gli animali li trattate male e li uccidete senza umanità, anche quando sono ancora cuccioli?

Perché invece di vivere in una bella casetta nel verde, versate cemento sui campi per costruire appartamenti dove stare tutti stretti?

Perché quando state male correte dal medico o in farmacia, ma non pensate che forse è quello che respirate che non vi fa stare bene? Perché invece di andare al lavoro in treno o in bicicletta vi mettete sempre in lunghe code in macchina, praticamente fermi, anche se poi diventate nervosi?

Perché invece di lavorare in mezzo alla natura vi rinchiudete tra quattro mura, per 8 ore seduti a fissare uno schermo rettangolare e poi vi iscrivete in palestra per fare ginnastica? Perché invece di passare i giorni liberi in un bel prato andate al centro commerciale e poi vi lamentate perché costa tutto troppo? Perché vi agitate tanto se abbiamo qualche linea di febbre e non vi preoccupate se è tutto il pianeta ad avere tanta febbre?

Perché quando fa un po’ freddo accendete al massimo il riscaldamento e quando fa caldo l’aria condizionata, che contribuisce a scaldare ancora di più il pianeta?

Perché invece di giocare tutti insieme e divertirvi vi tirate le bombe e i missili… ma non per gioco?

Cara mamma, forse io sono troppo piccolo per capire certe cose. Quello che so è che voi grandi mi sembrate sempre stanchi, arrabbiati, annoiati… in una parola infelici e io non vorrei diventare come voi quando sarò cresciuto. So anche che in questo mondo ci siamo anche noi bambini, anche se a volte ve ne dimenticate, e che anche a noi servono l’acqua, l’aria, la terra, le piante, gli animali per poter vivere bene. Ma se vi prendete tutto voi e non ci lasciate niente oppure ci lasciate tutto sporco, come facciamo noi? 

Perché se dite di volerci tanto bene, non pensate al nostro futuro? Vi date tanto da fare tutto il giorno, ma a che scopo, se non per noi che saremo qui dopo di voi?

Lo so che a volte sono noioso con i miei troppi perché, però vorrei tanto che tu mi potessi rispondere.

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Pubblicato da Silvia Tarter

Bibliofila, montanara, amante della natura, sono nata tra le dolci colline avisiane, in un mondo profumato di vino rosso. La vita mi ha infine portata a Milano, dove ogni giorno riverso la mia passione di letterata senza speranza ai ragazzi di una scuola professionale, costretti a sopportare i miei voli pindarici sulla poesia e le mie messe in scena storiche dei personaggi del Risorgimento e quant'altro. Appena posso però, mi perdo in lunghissimi girovagare in bicicletta tra le abbazie e i campi silenziosi del Parco Agricolo Sud, o mi rifugio sulle mie montagne per qualche bella salita in vetta. Perché la vista più bella, come diceva Walter Bonatti, arriva dopo la salita più difficile.