Portare benessere nelle case con le piante e il Feng Shui

Le piante ci possono curare, ma anche migliorare l’energia degli ambienti in cui si trovano e purificarne l’aria

Le giornate si allungano di giorno in giorno e rifiorisce la voglia di stare all’aperto; ci si prende cura di orti, giardini e balconi, portando colore e bellezza nelle proprie case. 

È primavera. Ho sempre amato le piante. Mi ricordo con quanta passione mia madre coltivasse l’orto. La primavera era il momento in cui la terra veniva dissodata e preparata ad accogliere i semi che sarebbero di lì a poco germogliati. Io mi divertivo a piantare le fragole. Ma non finiva qui. Ogni giorno avrei dovuto annaffiarle, e una volta maturi i frutti, raccoglierli. Avevo anche un altro compito: mi dovevo occupare degli oleandri. Una pianta dai fiori colorati di rosa più o meno acceso, ma velenosa, e questo mi intimoriva un po’. Forse fu proprio da qui, che partì la mia curiosità a saperne di più sulle loro proprietà e ad approfondire in generale le mie conoscenze sulle piante. Esse infatti ci possono curare, e questo lo abbiamo visto parlando degli oli essenziali, ma anche migliorare l’energia degli ambienti in cui si trovano e purificarne l’aria.

Per questo ho scelto di parlarvi di alcune piante che trovo utile avere in casa. La prima è il sambuco. Originario del Nord Africa e dell’Europa, fiorisce tra aprile e giugno. I fiori e i frutti sono utilizzati per preparare sciroppi, succhi e marmellate; il resto della pianta è invece tossico. Ha effetti antinfiammatori e depurativi. Si dice che protegga e porti fortuna. 

Il ficus elastica, originario dell’Asia tropicale, ha foglie ovali e di colore verde scuro. Può essere coltivato sia all’interno che all’esterno della casa. In quest’ultimo caso, cresce come un albero e può raggiungere i 3,5 metri di altezza. Assorbe e neutralizza le sostanze tossiche presenti in casa. Anche la varietà di ficus benjamin, dalle piccole foglioline verdi, apporta numerosi benefici: ha una spiccata capacità di emettere ossigeno durante il giorno, di ionizzare l’aria e di assorbire quella inquinata.

Il ficus elastica assorbe e neutralizza le sostanze tossiche presenti in casa
La dracena purifica l’aria della casa, assorbendo le sostanze inquinanti. Dona infine gioia e vitalità e ci dà la spinta ad andare avanti nel realizzare i nostri obiettivi

La dracena, originaria delle zone tropicali, ha fusto eretto e foglie lunghe ed appuntite. È facile da coltivare e non necessita di particolari cure. Purifica l’aria della casa, assorbendo le sostanze inquinanti. Dona infine gioia e vitalità e ci dà la spinta ad andare avanti nel realizzare i nostri obiettivi.

Il bambù è una pianta vigorosa che cresce nelle zone tropicali, in particolar modo in Cina e Giappone. Grazie alla sua straordinaria capacità di adattamento, viene sempre più coltivato anche in Europa. La sua comparsa nel Vecchio Continente avvenne a Parigi nel 1860, in occasione dell’Exposition Universelle. Anche il bambù riduce l’inquinamento atmosferico. Una curiosità: è la pianta legnosa a più rapida crescita; anche sessanta centimetri in un sol giorno! Per questo ci ricorda sempre di vivere e di non mollare mai. Proiettata verso l’alto, ispira a vedere oltre le apparenze.

L’orchidea, la regina della casa! Da sempre apprezzata per il suo fascino, è simbolo di desiderio e sensualità, ma anche di bellezza, equilibrio e fertilità. Infatti presso gli Atzechi, veniva regalata alle giovani coppie come auspicio di lunga e feconda unione. Originaria delle zone tropicali, cresce allo stato spontaneo anche in Italia. Sono queste, varietà selvatiche diffuse in tutte le regioni; alcune di esse si possono ammirare fiorite sui nostri prati di montagna a giugno. È indicata per stimolare la creatività, in quanto porta tante idee e novità.

La rosa damascena è un arbusto cespuglioso che fiorisce tra maggio e luglio. Produce fiori rosa intensamente profumati. Una curiosità: ha esattamente trentasei petali. Due posti al mondo posseggono le caratteristiche ambientali ottimali per la produzione di queste rose: la valle di Kazanlik in Bulgaria e la valle di Isparta in Turchia. Si pensi che addirittura il 70% dell’olio essenziale prodotto viene dalla Bulgaria. Il suo costo è molto elevato, dato il numero di petali che sono necessari per produrlo: addirittura fino a cinque tonnellate per ottenere un solo chilo di olio essenziale. Perciò diffidate dai prodotti a basso prezzo che vengono venduti sul mercato. La rosa damascena rende possibile l’impossibile e guarisce le ferite del cuore. Consiglio una goccia di olio essenziale sul cuore, prima d’addormentarvi e sacchettini di petali di rosa sul comodino per portare amore e romanticismo nella camera da letto.

La violetta africana (Saintpaulia) è una piccola pianta da interno, molto apprezzata per la continua fioritura durante l’anno. Le foglie sono carnose e i fiori di diversi colori, dal rosa al viola, anche variamente striati di bianco. Deve il suo nome allo scopritore, il barone Walter von Sain Paul-Illaire, che nel 1892 la identificò per primo in Tanzania. È un fiore di trasformazione (elimina le energie pesanti presenti nel corpo e nell’ambiente) e di riconciliazione; per questo motivo, si consiglia di tenerne una piantina sia in casa che in ufficio. Inoltre infonde pace e amore. Posta sotto la protezione del pianeta Venere, sembra possa favorire l’incontro dell’anima gemella, raccogliendone un fiore, di lunedì, poco prima dell’alba.

La begonia è un pianta tropicale dai fiori molto colorati e variopinti. Può essere coltivata sia in vaso che in giardino ed apprezza la luce diretta del sole. La varietà più diffusa è la begonietta. Fate attenzione però: la linfa è tossica per cani e gatti; quindi tenete lontane le piante dai vostri amici a quattro zampe! La begonia aiuta a mettere dei confini; a dire di no, quando serve, proteggendo il proprio spazio sacro. Dona quindi protezione, ma anche calma e pazienza. 

La bocca di leone è una pianta diffusa ovunque nel bacino del Mediterraneo; presenta fusto eretto e fiori variopinti. Deve il suo nome alla particolare forma dei suoi petali simili alle labbra, che possono chiudersi o aprirsi come la bocca. Aiuta ad esprimersi efficacemente ed amorevolmente; perciò è indicata per studenti, insegnanti e in genere, per chi parla in pubblico. Protegge le corde vocali.

Il fiore del dente di leone, così chiamato per le foglie a forma dentata, è detto anche soffione, per via della palla bianca e lanosa che si forma, una volta terminata la fioritura. Si tratta del tarassaco che vediamo fiorito nei prati a bassa quota. È una pianta nota per le proprietà depurative di fegato e pancreas. Si dice anche che aiuti ad elaborare le emozioni e far realizzare i propri desideri. Permette di prendere il volo nella vita, proprio come i suoi semini, che, se soffiati, si disperdono nell’aria, volatilizzando la palla lanosa che li conteneva.

Il tulipano, originario dell’Asia centrale, è coltivato soprattutto nei Paesi Bassi. Ad Amsterdam si festeggia ogni anno l’arrivo della primavera con il Festival dei tulipani. L’intento è quello di portare il fiore nelle vie e nelle piazze della capitale, donando colore e allegria. Anche in Italia si celebra la festa del tulipano, precisamente a Castiglione del Lago (PG). La parola ha origine dal turco tülbent, che significa turbante, ed è giunto a noi attraverso la mediazione del termine francese tulipan. Il tulipano è diffuso nei nostri giardini ed è simbolo di vero amore. Si dice che elabori le frustrazioni e la rabbia. Riporta ordine dove si trova il disordine, facendo superare la confusione e la poca chiarezza.

Infine la lantana, una pianta tropicale, dalla ricca fioritura a grappolo, che varia di colore di giorno in giorno. È ideale da coltivare, in cassette da appendere al balcone, oppure in grandi vasi sul terrazzo o in giardino – anche perché è difficilmente attaccabili dai parassiti. Deriva il suo nome da Carl von Linnè, per via dei suoi fiori molto simili ad un’altra pianta chiamata viburnum lantana. Probabilmente il termine deriva dal latino lentus, che significa pieghevole, elastico, flessibile. La lantana va a riequilibrare a livello energetico la gola ed il cuore, dissipando le tensioni familiari presenti in casa. Porta chiarimenti nella comunicazione, mettendo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. 

In conclusione: qual è la pianta o il fiore che vi ha ispirato di più? Dimenticavo: se dovete prendere una decisione, affidatevi alle vibrazioni della lantana; vi aiuterà a scegliere con cura e discernimento. 

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Pubblicato da Paola Gabrielli

Sono nata e cresciuta a Cles in Val di Non. Mi ricordo che mio padre ci sommergeva a casa di libri in cui io e mia sorella ci tuffavamo con curiosità e bramosia, assaporandone il profumo fino all’ultima pagina, anche fino a notte fonda. Ho sempre amato l’arte e la conoscenza fin quasi a perdermi nel corpo come nell’anima: è il demone interiore che c’insegue e c’affligge sempre, finché non trova giusta soddisfazione. Dopo gli studi liceali e musicali in canto e pianoforte, mi sono laureata a Trento in Lettere moderne con specializzazione in Storia dell’arte. L’inizio di un lungo e complesso viaggio. Ho sondato infatti il mondo delle scritture antiche in tutte le molteplici forme: dalla catalogazione del libro antico, allo studio delle forme documentarie private e cancelleresche, diplomandomi in Archivistica, Paleografia e Diplomatica all’Archivio di Stato di Bolzano e approdando successivamente alla ricerca storica con l’Università e il Museo storico di Trento Ho lavorato per comuni, Provincia e musei in ambito culturale e collaboro con varie associazioni del territorio: Associazione scrittori Bolzano; Kunst Grenzen-Arte di frontiera di Roveré della Luna; Gruppo Arzberg Valle di Non. In questi ultimi anni ho affiancato alla scrittura, l’attività di insegnante in lettere al liceo e arte (pittura di mandala) sul territorio e nelle scuole con laboratori per bambini e ragazzi . Ho ballato dal 2010 nella compagnia di danza orientale di Francesca Lilith Miceli e dal 2018 la tribal dance con Cristiana Madia. Ho studiato il colore secondo il metodo Aura-Soma (tu sei i colori che scegli), di cui sono practitioner (consulente) e sperimentato tecniche varie di pittura (acrilico, acquarello, olio e carboncino), specializzandomi infine come insegnante in pittura di mandala. Attualmente canto nella corale Claudio Monteverdi della val di Non Segnalata in diversi concorsi di poesia, ho pubblicato nel 2016 il romanzo I sommersi e i salvati edito da Curcu & Genovese, dal quale è stato tratti un singolo e un videoclip Salvami tu (il romanzo è stato inoltre selezionato a novembre 2021 nel Premio internazionale Navarro); nel 2018 L’Ombra di Omero e nel 2020 Il gatto di Omero per Fontana editore; infine nel 2021 Voci dalla montagna con al casa editrice Nuovi Sentieri. Contatti: gabrielli.paola@virgilio.it