Silbenni: perfetto accordo di linee e colori

Silvia Benedetti, in arte Silbenni

Linee sintetiche, colori essenziali ed un concetto chiaro nella mente e nella mano: così Silvia Benedetti cattura la quintessenza del soggetto, che si tratti di un individuo, un paesaggio o un monumento del territorio, un oggetto di design. Questo è lo spirito con cui Silvia Benedetti approccia alla sua arte: illustratrice e designer, è riuscita grazie agli studi e ad un modo originale di interpretare il disegno (sulla scia di Matisse, ma anche della pittura dei fauves e traendo ispirazione anche dall’arte della scenografia teatrale) a trasformare la passione in lavoro. Silvia è l’artefice, tra l’altro, della copertina di questo mese della nostra rivista. Nata a Trento nel 1994, nel 2016 ha conseguito una laurea triennale in Visual & Set Design presso l’Accademia di Belle Arti di Verona. Dopo aver frequentato un corso di Graphic Design e Comunicazione presso la Facultad de Bellas Artes di Granada, in Spagna, ha conseguito un master in Illustrazione per l’editoria e Grafica delle immagini presso l’Isia di Urbino. Insomma, non c’è nulla di improvvisato nel percorso di Silvia, ma anni di studio e perfezionamento, che l’hanno portata a realizzare tanti obiettivi, tra i quali lavorare nell’editoria illustrata: sta lavorando infatti alle sue produzioni originali. Abbiamo scambiato qualche parola con lei per cercare di carpire qualcosa del suo approccio all’elaborazione grafica ed artistica.

Illustrazione digitale realizzata per Cereria Ronca – produzione e vendita di candele

Silvia, quando e come ti sei avvicinata al mondo del disegno?

«Fin da piccola illustrare mi è sempre piaciuto, poi crescendo ho cercato di approfondire questa passione affinando le tecniche. Ho intrapreso un percorso di studi a Verona dedicato ad “allestimento e scenografia”, poi un periodo in Spagna per approfondire gli studi di grafica. Da sempre ho sognato di fare del disegno il mio lavoro. In particolare il desiderio è quello di specializzarmi nell’illustrazione per l’editoria.»

Quando ti viene commissionato un lavoro o quando semplicemente ti va di «creare», qual è il tuo approccio?

«Quando mi viene commissionato un progetto da un’azienda o da una realtà sociale, ci confrontiamo a lungo ed in questo modo cerco di capire l’idea essenziale verso la quale il committente è orientato. Poi mi piace recarmi “sul posto” ovvero nel luogo di cui devo cercare di catturare il concept. Sono molto curiosa ed esploratrice. Spesso faccio delle fotografie che poi traduco in una bozza illustrata. Mi lascio ispirare dai colori dominanti nello scatto, che poi fanno da tavolozza di partenza. In ogni caso amo il contatto con i luoghi, ho bisogno dell’aria aperta.»

Il tuo stile è essenziale: linee tracciate a mano libera ed una tavolozza di colori scelti con precisione. Cosa ci racconta di te il tuo stile?

«Il mio stile è essenziale e deriva dalla mia indole, credo. Se vieni a casa mia, troverai un ambiente molto “basico”, ci sono pochissime cose! Anche nell’illustrazione cerco il massimo della sintesi, preferisco pochi spunti semplici, anche dal punto di vista dei colori. Less is more!»

C’è qualche lavoro che ricordi con particolare soddisfazione?

«Mi è piaciuta tanto una collaborazione con una nota cereria del territorio, mi chiesero di comporre un’illustrazione da stampare poi sulle candele. Mi hanno lasciato ampia creatività e vedere concretizzata la mia illustrazione in quelle candele è stato magico, una grande soddisfazione.»

Quali obiettivi ti poni per il futuro?

«Voglio crescere sempre di più, magari lavorando per l’estero, perché nel resto d’Europa la figura dell’illustratore è spesso in primo piano, probabilmente più che in Italia. Anche se in questo il Trentino fa un po’ eccezione, forse grazie all’eredità lasciata da un grande designer come Fortunato Depero.»

Hai citato Depero, quali artisti ti ispirano?

«L’artista che mi ispira di più è senza dubbio Henri Matisse, per la sua impareggiabile scelta dei colori e l’incredibile capacità di sintesi.»

Ti piacerebbe lavorare nel mondo del fumetto o, come si dice oggi, delle graphic novel?

«Molte delle persone con cui ho studiato sono approdate al fumetto ed è un settore che trovo interessante, ma più che nel fumetto mi piacerebbe realizzare un racconto illustrato, un albo scritto ed illustrato da me. Ci sto lavorando e spero di riuscire a pubblicarlo!»

Biker, 21×29,7cm – Illustrazione digitale.

Fomande fisse

Il libro che stai leggendo?
“La tribù degli alberi”, di Stefano Mancuso

Il tuo numero preferito?
Assolutamente il 9

Il tuo colore preferito? 
Giallo!

Il piatto che ami di più?
Tortel di patate ahah

Il film del cuore?
The perfect sense

La squadra di calcio che tifi?
Non mi piace il calcio, credo sia l’unico sport che non mi piace

Segui o pratichi uno sport?
Si, vado in bici da corsa, arrampicata e cammino tantissimo in montagna

L’automobile preferita? 
La panda sport

Il viaggio che non sei ancora riuscita a fare? 
Giappone

Hai animali domestici? 
Certo, un gatto di nome Calippo e un cane. Oltre al mio amatissimo pesciolino, Cacio.

Cantante, compositore o gruppo preferito? 
Ho gusti un po’ particolari sulla musica, sicuramente la mia colonna sonora immancabile delle giornata è L’Impératrice

Se non avessi fatto quello che hai fatto, cosa avresti voluto fare?
La guida di alta montagna 

La cosa che ti fa più paura? 
La solitudine

Il difetto che negli altri ti fa più paura?
L’egoismo

“A come Agosto, o Anguria” illustrazione digitale parte del calendario 2023
La copertina di agosto illustrata in esclusiva da Silbenni
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Pubblicato da Fabio Peterlongo

Nato nel 1987, dal 2012 è giornalista pubblicista. Nel 2013 si laurea in Filosofia all'Università di Trento con una tesi sull'ecologismo sociale americano. Oltre alla scrittura giornalistica, la sua grande passione è la scrittura narrativa. È conduttore radiofonico e dal 2014 fa parte della squadra di Radio Dolomiti. Cronista per il quotidiano Trentino dal 2016, collabora con Trentinomese dal 2017 Nutre particolare interesse verso il giornalismo politico e i temi della sostenibilità ambientale. Appassionato lettore di saggi storici sul Risorgimento e delle opere di Italo Calvino.