Un aiuto per il nostro micio pauroso? 

Se c’è un’emozione che tutti gli studiosi riconoscono unanimemente esistere nei felini (grandi o piccoli che siano) questa è sicuramente la paura: essa infatti è indispensabile per proteggere gli animali dal pericolo, in particolare le prede e si sa che il gatto è  predatore ma al contempo anche preda pertanto questo sentimento ha un ruolo costante nella vita emotiva di un gatto. Come affronta la paura? Si mostra in tutta la sua “essenza”, inarcando la schiena, raddrizzando e gonfiando la coda, rizzando i peli, soffiando, tentano insomma di apparire più grandi. I gatti, confrontati ai cani, risultano essere più timorosi, per questo loro status di piccole prede. La paura quindi risulta essere proprio una necessità evolutiva, anche se forse sarebbe più corretto dire che l’emozione fondamentale che si osserva nel gatto non è tanto la paura in sé quanto uno stato d’ipervigilanza verso tutte le eventuali fonti di pericolo. Ogni gatto ovviamente è un soggetto a sé pertanto può aver timore di cose differenti e anche le sue reazioni potranno essere divergenti. Ad esempio un gatto timido potrebbe passare gran parte della vita a nascondersi mentre uno sicuro di sé saprà riprendersi da eventi stressanti molto più velocemente. Come possiamo aiutare un gatto pauroso? Sicuramente la prima cosa da fare sarà non forzarlo ma aiutarlo con pazienza e delicatezza. La nostra fortuna è che la curiosità in un felino è sempre un’arma vincente e al contempo il gioco risulta irresistibile per la maggior parte di loro. Sfruttiamo quindi le famose canne da pesca per gatti per incoraggiarlo ad uscire in un ambiente sicuro e tramite il gioco fargli prendere confidenza con ciò che lo circonda pur mantenendo una certa distanza di sicurezza da noi. Offriamogli inoltre tutte le risorse in uno spazio sicuro, silenzioso e contenuto in modo che non debba attraversare quelli che lui vede come pericoli per raggiungere una ciotola o la lettiera. Al contempo favoriamo uno sviluppo nella tridimensionalità fornendo postazioni alte per donargli un punto di osservazione in totale sicurezza. In questo caso premietti e snack appetitosi verranno inseriti solo in un secondo momento in quanto difficilmente un animale spaventato accetterà il cibo.

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Pubblicato da Cinzia Cavagna

Amo i libri e vivo in un piccolo zoo casalingo (14 cani, 5 gatti, 1 drago barbuto, 2 geche, 1 camaleonte, 2 tarantole). Unendo l’interesse, in particolare quella per i gatti, al mio amore per lo studio negli anni ho affinato gli approfondimenti inerenti al comportamento felino, un panorama in continua evoluzione che offre studi aperti e richiede costante aggiornamento, sperando di riuscire a trasmettere un po’ della mia passione anche tra le righe degli articoli, tramite “Gatta ci cova” , vorrei aiutarvi a scoprire di più su questo affascinante animale che vive in gran parte delle nostre case!