Il 5 febbraio di 4 anni fa ci lasciava Kirk Douglas, una delle più grandi star del cinema americano. Lui che aveva impersonato lo Spartaco di Kubrick, ma anche il colonnello Dax in “Orizzonti di gloria” o Doc Holliday in “Sfida all’O.K. Corral” (solo per citarne alcuni) si è imposto nella storia del mondo hollywoodiano non solo per le sue capacità attoriali, bensì, insieme alla moglie Anne Buydens, anche per la longevità straordinaria del suo matrimonio. Nel patinato mondo cinematografico delle relazioni mordi e fuggi e dei mille tira e molla, l’attore e la produttrice, dopo essersi conosciuti nel 1953 sul set del film, diretto da Anatole Litvak, “Atto d’amore”, convolarono a nozze il 29 maggio del 1954. Un matrimonio che si protrarrà per ben 66 anni, la cui durata è resa ancora più straordinaria dall’età dei due coniugi: quando si conobbero, Kirk aveva infatti già 37 anni, un matrimonio e due figli (di cui uno era Michael) alle spalle, e Anne 34 candeline sulla torta di compleanno. A far scattare la scintilla, racconteranno poi, fu per lui la difficoltà nel conquistarla – provò inizialmente a sedurla con qualche mossa da spaccone, da star già affermata e abituata a dover chiedere poco, ma lei non parve incantata, mentre per lei lo scovare umiltà unica nell’uomo dietro l’attore – la portò ad un gala di beneficenza in un circo e lo vide aiutare a raccogliere sterco di elefante mentre indossava lo smoking. E a dare una mano alla longevità del loro rapporto, indubbiamente, ci si è messa anche la durata delle loro rispettive vite: Kirk aveva 106 anni alla sua morte nel 2020, Anne 102 alla sua scomparsa un anno dopo.
