Casa mia, per domotica che tu sia…

Che bella opportunità è quella di poter accendere e spegnere le luci di casa, controllare la temperatura del nostro appartamento o quella del frigorifero, avviare una lavatrice e risolvere tante altre incombenze domestiche, ma senza avere l’obbligo di essere fisicamente presenti, e avendo la comodità, nel frattempo, di svolgere altre incombenze giornaliere!

Bene, detta così, potremmo dare il benvenuto alla domotica, fusione delle parole “domus” (casa in latino) e “robotica”, nelle nostre vite, ma se questa opportunità che combina l’automazione, l’elettronica e le telecomunicazioni è entrata prepotentemente nelle nostre case negli ultimi anni, essa è presente già dagli anni novanta del secolo scorso, in molti aspetti della quotidianità delle aziende e delle abitazioni.

Grazie ai sensori di movimento e alle automazioni intelligenti, è possibile ottimizzare l’uso dell’energia, riducendo sprechi e migliorando la gestione dei nostri consumi e degli impianti aziendali. Un sistema domotico può rilevare quando non ci sono persone in una stanza e spegnere automaticamente le luci o abbassare la temperatura per risparmiare energia, monitorare i consumi di energia in tempo reale e addirittura ricevere suggerimenti su come ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. Queste funzioni rappresentano una delle applicazioni del cosiddetto “internet delle cose”, evoluzione del web che vede gli oggetti in grado di comunicare dati su se stessi e tra loro; le “cose” sono le più varie: apparecchiature, impianti e sistemi, materiali… 

Se in una casa tradizionale, le varie funzioni sono attivabili attraverso comandi che non sono in grado di interagire tra loro e che quindi non possono essere gestiti da un unico punto, una casa o un edificio dotati di sistema domotico dispongono della possibilità di realizzare la gestione coordinata e in alcuni casi remota di tutti i dispositivi e, per esempio, autoregolare accensione e consumi degli elettrodomestici  per evitare che non superino la soglia massima e impedire quindi che venga staccata l’energia elettrica.

Pensiamo poi alla sicurezza: telecamere di sorveglianza, sensori di movimento e sistemi di allarme integrati, ci permettono di proteggere la casa da intrusioni e situazioni di pericolo, avvisandoci, per esempio con una notifica sul nostro smartphone, dell’apertura di una porta o una finestra mentre la casa è vuota. Altro elemento legato alla sicurezza è la possibilità di installare sistemi che rilevano, ad esempio, la diffusione di gas nell’ambiente e quindi scollegano automaticamente l’erogazione di energia elettrica per evitare potenziale deflagrazioni o incendi. Un altro aspetto interessante della domotica è la sua capacità di adattarsi alle esigenze e alle abitudini dei singoli utenti. I sistemi domotici possono infatti imparare dai comportamenti dei loro utilizzatori e quindi migliorare le proprie prestazioni, in maniera “personalizzata” sull’utente specifico, un po’ quello che fanno in grande scala i grandi player, Google, Amazon, Meta ed altri, proponendoci contenuti in base a ciò che vogliamo e che ci può confortare nelle scelte.

Sembra davvero che il sogno umano di controllare le cose, si sia capovolto, e che siano le cose a controllare noi…

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Pubblicato da Francesco Bindi

Francesco Bindi è formatore e divulgatore informatico, dal 1995. Lavora con scuole di vario ordine e grado, enti pubblici, aziende. Nel suo canale YouTube WEBindi, propone interviste a personalità di vario genere, sul loro utilizzo del web. Le stesse son o sulla pagina Facebook omonima.