“Circe”, “Nerone”: come ti battezzo l’anticiclone

“Dopo Circe le temperature si rialzano, in arrivo l’anticiclone Nerone.” Quante volte abbiamo letto o ascoltato questo tipo di comunicato nelle previsioni meteo. Ma chi stabilisce che questo o quel ciclone debba chiamarsi così? Ho elaborato una ricerca alla scoperta di chi stabilisce cosa. In primis ho chiesto a IA, attraverso ChatGPT, informazioni sui nomi dei cicloni e degli anticicloni. Risposta: “Mi dispiace, ma non ho accesso alle informazioni più recenti, poiché la mia conoscenza si ferma a settembre 2021. Pertanto, non sono in grado di fornirti i nomi attuali dei cicloni e anticicloni. Posso aiutarti con altre domande o argomenti se lo desideri.” Sono quindi passata ad analizzare i contenuti in materia di anagrafe atmosferica sul web, e ho trovato informazioni molto interessanti. Innanzitutto si scopre che comincia negli USA la consuetudine di attribuire dei nomi agli eventi atmosferici, soprattutto agli uragani. Questo per motivi pratici: sono semplici da memorizzare e questa sorta di personificazione cattura maggiormente l’attenzione della popolazione, soprattutto quella parte interessata direttamente dal fenomeno e dalle sue conseguenze. Tutto ha avuto inizio durante la Seconda Guerra Mondiale nel Pacifico, ad opera dei meteorologi dell’esercito per definire specifici fenomeni riconducibili a un’area geografica. Dal 1953 il National Hurricane Center stila delle liste di nomi a cui attingere per definire gli uragani, tutti femminili fino al 1979, quando – dopo plausibili proteste – vengono alternati con quelli maschili. Le liste sono riciclate ogni sei anni, ma con un’eccezione: se un ciclone causa distruzione, morti e danni ingenti viene considerato inappropriato e di conseguenza depennato dalla lista. Secondo un recente studio (poi rivelatosi inaffidabile), gli uragani con nomi femminili causano più danni perché presi meno sul serio. Direi che non serve commentare. In Europa la tradizione risale al 1954 attraverso l’Istituto di Meteorologia dell’Università di Berlino, che adotta un criterio simile a quello statunitense non senza polemiche da parte delle femministe per una questione di genere: alle basse pressioni (piogge e brutto tempo) nomi femminili, alle alte pressioni (sole e bel tempo) nomi maschili. Alla fine degli anni Novanta si stabilisce l’alternanza di nomi maschili e femminili.

E in Italia? Si scopre che a dare le nomenclature ai fenomeni di alta o bassa pressione è ILMETEO.it, sito che attinge alla storia e alla geografia per sottolineare l’origine, in coordinate, del fenomeno in questione e la sua intensità. Abbiamo sentito parlare di Caronte, traghettatore di anime lungo i fiumi infernali, con l’arduo compito di traghettarci nel periodo estivo; di recente Circe, maga dai poteri soprannaturali, in grado di trasformare uomini in animali e quindi – in senso traslato – di rovesciare in maniera drastica situazioni atmosferiche con bruschi cambiamenti. Per Ferragosto 2023 abbiamo avuto Nerone, simbolico artefice dell’incendio più famoso della storia. Ma con aspetti da rivedere: oggi gli storici risollevano la pessima fama dell’imperatore romano, avanzando ipotesi non dolose e intenzionali, ma casuali. 

Insomma, un argomento interessante questo dei nomi attribuiti agli eventi atmosferici. Da una semplice curiosità viene alla luce una matassa intricata di aspetti antropologici, sociali, storici e culturali. E una buona dose di pregiudizio.  

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Pubblicato da Tiziana Tomasini

Nata a Trento ma con radici che sanno di Carso e di mare. Una laurea in materie letterarie e la professione di insegnante alla scuola secondaria di primo grado. Oltre ai grandi della letteratura, cerca di trasmettere agli studenti il piacere della lettura. Giornalista pubblicista con la passione della scrittura, adora fare interviste, parlare delle sue esperienze e raccontare tutto quello che c’è intorno. Tre figli più che adolescenti le rendono la vita a volte impossibile, a volte estremamente divertente, senza mezze misure. Dipendente dalla sensazione euforica rilasciata dalle endorfine, ha la mania dello sport, con marcata predilezione per nuoto, corsa e palestra. Vorrebbe fare di più, ma le manca il tempo.