La notte che ci prepara e ci protegge

Álvaro Mutis Jaramillo (Bogotà, 25 agosto 1923 – Città del Messico, 22 settembre 2013) 

Visioni molto concrete mescolate ad evocazioni di poesia potente che avvolge i sensi. Alvaro Mutis ci parla della notte, quel tempo sospeso e misterioso che come una magica creatura prende forma quando tutto tace. La sentiamo attraversare il legno di porte e mobili con rumori sconosciuti, scuote la tranquillità del sonno dando voce ai timori più nascosti che ci portiamo dentro. 

Il buio pulsa di vita, si nutre dei pensieri che di giorno non si affacciano nemmeno alla nostra mente, ci ricorda la condizione dell’essere umano, passeggera su questa Terra e così fragile. Ogni risveglio rappresenta un nuovo inizio, un’occasione da cogliere e vivere appieno per godere lo scorrere del tempo. 

Anche in questi versi emerge la capacità visionaria del marinaio, il “gabbiere” che sale di vedetta sull’albero della nave,e scorge ora l’allegria della terraferma della speranza e della salvezza, ora i cattivi presagi, la tempesta, lo smarrimento, la morte. 

La notte ci prepara e protegge, con mani invisibili appoggiate sugli occhi, per affrontare ciò che non conosciamo, un nuovo giorno, un nuovo destino, tutto quello che verrà.

NOTTURNO

Respira la notte,
batte i suoi chiari spazi,
le sue creature in rumori minuti,
nello scricchiolio lieve dei legni,
si tradiscono.
Rinnova la notte
un certo seme occulto
nella miniera feroce che ci sostiene.
Col suo latte letale
ci alimenta una vita che si prolunga
più in là di ogni risveglio mattutino
sulle rive del mondo.
La notte che respira
il nostro lento alito di vinti
ci conserva e protegge
«per destini più alti».

 
Álvaro Mutis, Summa di Maqroll il Gabbiere. Antologia poetica 1948-1988. Einaudi 1993. Traduzione di Fabio Rodríguez Amaya

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Pubblicato da Mariavittoria Keller

Ha un’innata passione per la scrittura che cerca di declinare sia dal punto di vista professionale (ideazione di testi promozionali, contenuti web, corsi creativi) che artistico (performance mulltimediali, esposizioni, reading…) conciliandola con tutto ciò che è espressione dell’animo umano. Non ama parlare di sé se non attraverso quello che scrive: “Mi sono sempre descritta come una persona fragile. Timida, silenziosa, sognatrice. Un'osservatrice attenta della realtà e una appassionata visitatrice di sogni. Scrivo per provare a fermare in un attimo le emozioni, per riviverle, per regalarle a chi avrà la cura di dedicarci uno sguardo. Perchè credo fortemente che il valore delle cose sia svelato nei dettagli e nel tempo che sappiamo concedere. Così mi incaglio spesso nei giorni, troppo veloci e spesso disattenti verso chi preferisce stare in disparte. Amo la natura selvaggia, libera, perchè sento di esserlo anch'io. Gusto le cose semplici, che sorridono, che condivido con poche, pochissime preziose persone. Credo nell'Amore come sentimento Universale, anche se ho ancora qualche difficoltà con il sentimento, quando mi guarda. Amo il raccoglimento, la lettura e la musica, non ho paura della solitudine quando non è imposta, ma è una scelta. Vivo imparando, non dimenticando che la felicità è negli occhi di chi guarda”. Info: vikyx79@gmail.com