Land art: non solo passeggiate nel bosco

La Land Art nasce negli anni Sessanta come corrente artistica innovativa e all’avanguardia. Sono gli Stati Uniti i primi a coniugare questa moderna visione di arte contemporanea dove l’artista crea opere direttamente nella natura per stabilire un legame tra uomo e ambiente. Opere che non necessariamente sono destinate a durare nel tempo ma che si inseriscono perfettamente nel paesaggio che, in questo caso, sono gli sconfinati territori dell’Ovest americano.

Attecchita anche in Italia, la Land Art si è diffusa in alcune località della Sicilia, Umbria, Lazio, Toscana, Lombardia e Piemonte. Non sempre con installazioni rigorosamente fedeli al concetto originario di oltre oceano ma a volte interpretata come sculture in metallo o marmo semplicemente posizionate nella natura.

Forse non particolarmente conosciuta ed apprezzata in una penisola come la nostra dove abbondano musei, monumenti, siti archeologici e chiese ricche di testimonianze pittoriche di grande valore, la Land Art è balzata agli onori della cronaca quando l’artista Christo ha eletto il Lago d’Iseo per una delle sue opere più celebri e ampiamente vistate, ovvero The Floating Piers. Il messaggio di questa passeggiata sulle passerelle sopra l’acqua voleva essere la dimostrazione di come l’uomo e la natura possano convivere rimanendo due entità separate. Tuttavia, la Regione che più vanta luoghi dove ci si può soffermare a fare una profonda riflessione tra uomo e natura ammirandone le originali installazioni è indubbiamente il Trentino.

Anche se non ci sono le spettacolari praterie americane, i boschi alpini ben si offrono quali luoghi ideali per concepire un percorso di arte -natura.

Questi musei senza muri sono Bosco Arte Stenico in Val Giudicarie, Respir Art in Val di Fiemme, Arte Sella in Valsugana, Ledro Land Art in Val di Ledro, cui si aggiungono i sentieri Il Respiro degli Alberi in Alpe Cimbra e Drena Open Air Gallery, vicino al Lago di Garda.

Comune denominatore è sensibilizzare al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente. Non è un caso, infatti, che spesso per la realizzazione delle opere vengano utilizzati materiali trovati in loco. Tutti raccontano il legame con il territorio del quale si ha sempre più la percezione di un valore da preservare e tramandare, di una ricchezza che coinvolge le comunità locali e di una risorsa talmente potente che difficilmente è contenibile in un museo. Di frequente le opere sono volutamente transitorie perché i materiali utilizzati sono quelli della natura.

Spesso l’idea di questi percorsi è nata da uno sguardo diverso sul paesaggio durante quattro passi nel solito bosco. Oppure dal sentire comune di alcuni amici che hanno condiviso l’amore per lo stesso luogo. O ancora, dal mecenatismo che muove dalla sensibilità insita in alcuni e la offre a chi la vuole condividere.

Intuizione, progettazione, lungimiranza. Se non è già questa un’opera d’arte.

Arte Sella

Ian Ritchie – Levitas

Sono 59 le opere esposte nelle aree espositive di Arte Sella, cioè il giardino di Villa Strobele, l’area di Malga Costa e il Sentiero Montura, un percorso pedonale di 4km che collega il giardino alla Malga. 

Da più di trent’anni Arte Sella genera momenti di riflessione sulla relazione dell’uomo con la natura. Fin dal 1986, anno di fondazione di Arte Sella, artisti da tutto il mondo sono stati invitati in Val di Sella ad entrare in relazione con un luogo e una natura in continua evoluzione, realizzando opere d’arte prevalentemente con materiali naturali, trasformate nel tempo dalla stessa natura. Negli anni Arte Sella ha visto una crescita continua, con la moltiplicazione degli spazi espositivi e la partecipazione di un numero crescente di artisti, ed è stata in grado di rigenerare un’intera valle attirando un numero sempre crescente di visitatori. Accanto all’arte in natura, nel corso del tempo anche altre arti – musica, danza, fotografia, letteratura – hanno trovato in Arte Sella terreno fertile e generativo.

I principi cardine, che tuttora ispirano l’attività di Arte Sella sono ad esempio che l’artista non è protagonista assoluto dell’opera d’arte ma accetta che sia la natura a completare il proprio lavoro, inoltre che la natura va difesa in quanto scrigno della memoria, e che le opere sono collocate in un hic et nunc e sono costruite privilegiando materiali naturali. Esse escono da paesaggio, per poi far ritorno alla natura.

Oggi Arte Sella comincia a dialogare anche con altre forme di sapere, come la scienza, dando vita a continue nuove interpretazioni sulla relazione uomo-natura e focalizzandosi sulle questioni ambientali, oltre che sull’utilizzo di materiali non strettamente naturali.

PH Giacomo Bianchi, Copyright Arte Sella.

Info
Arte Sella Borgo Valsugana (TN) Malga Costa
www.artesella.it

Bosco Arte Stenico

Chi meglio del suo ideatore Maurizio Corradi può raccontare cosa sia l’Associazione BAS? “BoscoArteStenico è un luogo speciale, magico dove la creatività e la fantasia che scaturiscono dalle mani e dal cuore di scultori e artisti di fama internazionale si sposano con la natura dando vita ad opere che evocano, nello spettatore attento e silenzioso che le incontra, emozioni profonde e ancestrali. Un incontro tra artisti visivi, scultori e creatori di installazioni di land art. L’idea di inserire l’arte, eseguita utilizzando solo materiale naturale, rientra in questo progetto di comunicazione a metà tra cultura artistica e rispetto ambientale”.

Rispetto ambientale, amore per il territorio, vera sostenibilità, questi sono i valori e la filosofia del BAS nato nel 2012 che rivolge una particolare attenzione anche ai suoi visitatori. “Il percorso (certificato Marchio OPEN dal 2014) si sviluppa su una strada accessibile anche a persone disabili in carrozzina accompagnate o in autonomia, come per anziani e bambini” spiega Corradi.

Le opere realizzate con materiale vegetale proveniente dalla cura del bosco sono soggette ad un naturale deperimento e fine, così come la concezione di BAS ha inteso il progetto fin dal suo nascere.

I pezzi sono distribuiti, infatti, lungo un percorso nel bosco, occupandone i diversi livelli, l’erba, i tronchi, i rami: concepite sia come installazioni sia come sculture in tronchi fissati nel terreno, le opere dialogano tra loro e con i visitatori attraverso il linguaggio simbolico dell’arte.

Il bosco ha ottenuto anche la certificazione di gestione forestale sostenibile PEFC, in grado di attestare che la gestione ne tutela la biodiversità, la produttività e la capacità di rinnovamento delle risorse naturali e valorizza gli aspetti economici e sociali legati al territorio. Ed è in continua trasformazione perché “L’Associazione BoscoArteStenico vuole costruire attraverso le edizioni future, una sorta di parco culturale dove l’azione del tempo e della natura andrà a modificare l’aspetto delle opere stesse, fino al loro naturale decadimento”.

PH Maurizio Corradi

Info
BoscoArteStenico
Via del Dos Marin, 58, 38070 Stenico (Tn)
www.boscoartestenico.eu

Ledro Land Art

“Ledro Land Art è nato nel 2012 ed è un percorso d’arte in una pineta molto ampia a poche centinaia di metri dal lago di Ledro. I principi ispiratori e le finalità sono l’integrazione fra natura e arte, la relazione fra uomo e natura, il rispetto per l’ambiente, la riscoperta del paesaggio e dei suoi legami con la storia e le tradizioni del territorio” spiega il direttore artistico Massimiliano Rosa. 

Ogni anno il percorso che si snoda nella Pineta di Pur si arricchisce di nuove opere (ora sono 30), realizzate con materiali ecosostenibili. Come raccontarlo? “Mi piacerebbe – dice Rosa – che Ledro Land Art fosse descritto come un luogo dove arte e natura si incontrano, un luogo dove non è necessario essere esperti d’arte per godere delle proposte presenti. Sarebbe bello riuscire a trasmettere l’ampiezza del luogo che in un momento come questo credo sia fondamentale. Mi piacerebbe che fosse chiaro l’aspetto dell’accessibilità che personalmente ritengo altrettanto importante. Ritengo inoltre sia significativo il percorso che stiamo facendo come start up cercando di creare posti di lavoro attraverso la gestione di Ledro Land Art che è attualmente in capo a Coop Sole, Associazione Encontrarte e Associazione Smarmellata”. 

Non solo arte però. Nella pineta sono proposti yoga, letture e laboratori d’arte per artisti in erba, incontri formativi e ginnastica ritmica.

Info
Ledro Land Art Località Pur, Ledro
www.ledrolandart.eu

RespirArt

RespirArt, parco d’arte nella natura, è uno dei più alti perché si snoda tra i 2000 e i 2200 metri, a Pampeago in Val di Fiemme, affacciato sulle guglie dolomitiche del Latemar, dichiarate dall’Unesco Patrimonio Naturale dell’Umanità. Tra le sue caratteristiche non c’è solo l’altitudine e la particolarità che alcune delle opere sono visibili anche d’inverno dalla pista da sci Agnello dello Ski Center Latemar. Ma anche l’attitudine a valorizzare l’ambiente. La filosofia dell’associazione segue i principi della land art, il movimento artistico che riavvicina l’uomo alla natura in un gesto creativo. L’associazione RespirArt suggerisce, così, un ‘respiro’ fra arte e natura. “Nel 2011 l’idea era quella di ristabilire un equilibrio uomo natura attraverso dei gesti d’arte ambientale, quindi abbiamo invitato gli artisti a cucire questa ferita” racconta la Presidente del parco Beatrice Calamari. Nei tre chilometri del percorso ad anello le installazioni a cui artisti di fama internazionale contribuiscono con le loro opere ne rappresentano la filosofia con Il gesto creativo di “lasciare andare” le opere d’arte nella natura, invitando ad affidarsi ai mutamenti e, quindi, alla vita stessa che è continua trasformazione. Gli agenti atmosferici non rovinano le opere, tutt’altro, essi le completano, plasmandole e mutandone i colori. RespirArt invita a rilassarsi nella continua mutevolezza della natura. Le sue opere permettono di riscoprire il senso di meraviglia, cogliendo il nuovo come un’opportunità irripetibile. Trentadue le installazioni da ammirare in quota, con le ultime tre che si sono aggiunte a fine luglio scorso. E la Presidente, che è anche uno degli ideatori del progetto artistico, aggiunge: “L’uomo si sente sempre qualcosa di diverso dalla natura e tende a prevaricarla e quindi abbiamo pensato che per ristabilire un equilibrio ecosistemico il primo passo è quello di spingere l’uomo a vivere in simbiosi con la natura e infatti tante opere d’arte che sono nel parco portano questo messaggio” .

PH Eugenio Del Pero

Info
RespirArt Pampeago, in Val di Fiemme, si raggiunge dal parcheggio della seggiovia Tresca di Pampeago, con una salita di 30 minuti.
www.respirart.com

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Pubblicato da Camilla Jerta Rampoldi

Giornalista pubblicista e fotografa, laurea in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano. Collaborazioni sia con diverse testate giornalistiche, soprattutto per cronaca e attualità, sia con uffici stampa e società di produzione televisiva. Specializzazione in tematiche ambientali.