Scrittura e giornalismo come attività terapeutico-riabilitativa non sono una novità, per il Servizio di salute mentale dell’Alto Garda e Ledro e delle Giudicarie, ma con l’ultimo numero della rivista, in uscita in questi giorni, si è posta la prima pietra per un rilancio qualitativo della proposta e per una nuova apertura sul territorio. “SEI Controvento”, questo il nuovo nome del periodico con uscita quadrimestrale, nasce dall’intreccio dei titoli di “Controvento” e il suo allegato quindicinale “SEI News”, entrambi realizzati dagli utenti e dagli operatori del Servizio, che include la comunità terapeutico-riabilitativa Villa Ischia di Riva del Garda, i Centri di Salute Mentale (CSM) di Arco e di Tione, il Centro Diurno di Tione e il reparto (SPDC) di Arco. Il risultato è un giornale, reperibile cartaceo presso farmacie, strutture del Servizio e studi medici, ma disponibile anche in formato digitare, richiedendolo a newslettersalutementale@coopmimosa.com. Ad affiancarlo, ogni 15 giorni, un’edizione flash di poche pagine, che può essere anch’essa ricevuta scrivendo allo stesso indirizzo e-mail. Grazie alla nuova direzione della giornalista Katia Dell’Eva, e a una più definita gerarchia redazionale, al cui vertice stanno Manuel Calcari e Andrea Chieregato, “SEI Controvento” ha la missione di offrire un diverso (per quanto non professionale) punto di vista nel territorio. “SEI News” e “SEI Controvento” diventano, quindi, in tal senso, uno strumento terapeutico a disposizione della cittadinanza, che valorizza le capacità degli utenti del Servizio in un’ottica di lotta allo stigma e al pregiudizio. «”La società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia”, diceva Basaglia, e credo che questa frase racchiuda molto bene il nostro pensiero – chiarisce il direttore del Servizio Integrato Terapeutico Riabilitativo, Massimo Pellegrini -. L’intento è di scardinare tabù, pregiudizi e scarsa conoscenza ancora oggi spesso presenti nel parlare di malattia mentale e benessere».
«L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2007 coniava lo slogan “Non c’è salute senza salute mentale”, concetto del quale sono profondamente convinta – prosegue Sara Paternoster, direttore del Servizio -. La salute fisica e la salute mentale si influenzano, danneggiandosi o aiutandosi, reciprocamente. La salute è un bene da raggiungere, proteggere, rispettare, coltivare, a beneficio del singolo e della collettività. Nel titolo della rivista – aggiunge ancora – e del suo allegato compare la parola SEI: oltre a richiamare il verbo essere, questo rappresenta anche l’acronimo delle iniziali di Sviluppiamo Empowerment Insieme. Sviluppiamo, per rendere l’idea del percorso e del cammino; Empowerment, nella reciproca scoperta e valorizzazione delle risorse e dei doni di ciascuno; Insieme, condividendo saperi e competenze. E’ grazie al contributo di tutti, se il risultato finale sarà migliore». Non meno rilevante, infine, il desiderio di realizzare nel prossimo futuro dei canali social dedicati, che permettano alla cittadinanza e al Servizio di salute mentale di intessere nuove relazioni e collaborazioni.