Steve Gaines fa parte del gruppo da circa un anno. Ronnie Van Zant, lo Stalin dei Lynyrd Skynyrd, il dittatore, l’attaccabrighe, è seriamente preoccupato dal suo talento. Dice che presto o tardi prenderà le redini del carro. In quanto a sè, Ronnie continua a predicare, da sobrio o da ubriaco, che non arriverà mai ai 30 anni.
Ebbene, mancano 90 giorni alla data fatidica, quando i magnifici 7 del southern rock posano per la copertina di “Street Survivor”, il loro quinto album. La cover mostra il gruppo avvolto da fiamme di provenienza ignota. Quello “messo peggio” è proprio Gaines, al centro dello scatto. È il 17 ottobre 1977. Tre giorni dopo salgono su un Convair per viaggiare da Greenville, dove si sono appena esibiti, fino a Baton Rouge, Louisiana. Il 18 ottobre, Van Zant telefona a Jo Jo, una delle coriste, chiedendole di unirsi a loro. Nel momento in cui sta per dire ok, muovendo già un passo verso l’armadio per raccattare le sue cose, Jo Jo sente una voce nella testa darle un ordine perentorio: “Aspetta!”. Così cambia idea, dicendo a Ronnie che li raggiungerà in auto. La notte del 19 si sveglia di soprassalto. Ha appena visto precipitare il Convair, e quindi Ronnie e gli altri urlare e piangere tra le fiamme. Si precipita al telefono e chiama tutti, scongiurandoli di non prendere quel volo. Ma l’aereo parte lo stesso e due ore e mezza dopo il decollo si schianta tra le paludi del Mississipi. Muoiono in sei: i due piloti, uno dei manager, Ronnie Van Zant, Steve Gaines e sua sorella Cassie, altra corista. I superstiti resteranno segnati a vita.
Il secondo brano di quel disco si intitola “That smell” e avverte: “il domani può non essere qui per te”, e “l’odore della morte ti circonda”.
