Problemi comportamentali: dove fa la pipì?

Iniziamo ora ad addentrarci nel vasto mondo dei problemi comportamentali ed apriamo questo ricco capitolo che ci terrà compagnia per diversi mesi con il problema forse più diffuso e fastidioso ovvero: il gatto che urina in giro. Premesso che il primo step è sempre controllare dal veterinario che non ci siano problemi di salute, se il check-up risulta ottimale ci ritroviamo nell’ambito di una problematica comportamentale.

È innanzitutto necessario rispettare alcune regole d’oro per il benessere felino ovvero: in casa dev’essere presente una lettiera per ogni gatto più una extra, tutte devono essere pulite quotidianamente dagli escrementi e settimanalmente ogni singola vaschetta va igienizzata a fondo con prodotti non a base di candeggina o ammoniaca, meglio piuttosto preferire sapone, detersivo per i piatti o semplice aceto. Queste devono essere poste in luoghi tranquilli e lontano da cibo e acqua

Se abbiamo rispettato queste regole ma nonostante tutto il nostro gatto combina guai dobbiamo valutare alcuni aspetti: potrebbe essere un cucciolo tolto troppo presto alla madre, un maschio adulto o un soggetto che ha problemi ad ambientarsi con gli altri componenti della famiglia (felini, cani o altro), un soggetto affetto da sindrome da privazione o un animale con problemi di ansia (da luogo chiuso, da coabitazione, da modificazione del territorio).

In questi casi è importante arginare momentaneamente il gatto colpevole, escluso nel caso in cui si tratti di una sindrome di ansia da luogo chiuso, spostandolo per un periodo di una settimana/dieci giorni in una stanza dove avrà due lettiere a disposizione (una aperta e una chiusa) con substrati differenti (per permetterci di capire le preferenze), e le ciotole di cibo e acqua poste ad un livello rialzato lontane tra loro e dalla lettiera.

Nel frattempo ci preoccuperemo di pulire tutte le superfici urinate con acqua e aceto, o acqua e bicarbonato o detersivi enzimatici ed in seguito effettueremo un nuovo inserimento graduale in tutto l’appartamento lavorando eventualmente su modificazioni dell’ambiente e della relazione.

Nei casi più gravi può essere d’aiuto utilizzare feromoni o preparati floreali che aiutino maggiormente l’animale a ristabilire l’equilibrio.

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Pubblicato da Cinzia Cavagna

Amo i libri e vivo in un piccolo zoo casalingo (14 cani, 5 gatti, 1 drago barbuto, 2 geche, 1 camaleonte, 2 tarantole). Unendo l’interesse, in particolare quella per i gatti, al mio amore per lo studio negli anni ho affinato gli approfondimenti inerenti al comportamento felino, un panorama in continua evoluzione che offre studi aperti e richiede costante aggiornamento, sperando di riuscire a trasmettere un po’ della mia passione anche tra le righe degli articoli, tramite “Gatta ci cova” , vorrei aiutarvi a scoprire di più su questo affascinante animale che vive in gran parte delle nostre case!