Roberto Alessi: “Sanremo, un grande momento di condivisione”

Roberto Alessi , giornalista, autore, scrittore, direttore di Novella 2000

Siamo quasi all’epilogo dell’edizione numero 72 del Festival di Sanremo. Grazie all’avvocato Giuseppe Origlia, abbiamo avuto modo di incontrare uno dei personaggi più noti e famosi come opinionista televisivo. Parliamo di Roberto Alessi , giornalista, autore, scrittore, direttore di Novella 2000 che a Sanremo ha ricevuto il premio per la sua attività giornalistica a SanremoSol insieme a Marino Bartoletti e Vincenzo Mollica.

Alessi, cosa rappresenta il Festival?

E un grande momento di condivisione. Quando ero bambino lo guardavo con i miei genitori. Ero stato tra i primi ad avere in casa una televisione e arrivavano persone da tutto il palazzo per assistere alla manifestazione. Il Festival è bello vederlo in compagnia, in famiglia e con gli amici. Mi ricordo che quando ho iniziato a lavorare il grande regista Luchino Visconti nella sua villa di Roma organizzava delle spaghettate nella serate del Festival per un bel gruppo di persone. Lo faccio anch’io ma purtroppo in questi due anni non è stato posssibile fare cose di questo tipo causa la pandemia, speriamo di poterlo fare il prossimo anno.

Da opinionista come vede il Festival 2022?

C’è voglia di leggerezza per cui ad un certo punto cerchi di vedere oltre questa coltre di cemento che ci ha coperti. Se prima il Festival andava bene di suo perchè era un rito nazionale lo è ancora di più oggi dopo quanto successo. E’ importante poter ascoltare qualche bella canzone o anche qualche stecca e commentare il look degli artisti e quanto succede su quel palco.

Come valuta il lavoro di Amadeus?

Amadeus è un uomo molto intelligente, una ottima persona, che vuole dare e regalare gioia e nel modo giusto, anche nelle scelte musicali.

Quali i suoi gusti musicali?

Sono trasversale. Mi piace il classico ma anche le proposte dei giovani come Aka 7even presente al Festival o Salmo. Apprezzo la mia amica Iva Zanicchi che alla sua bella età è davvero molto brava.

Quale impronta ha dato nel lavoro di un giornale molto particolare nel settore dello spettacolo?

Insieme ai collaboratori, sottolineiamo molto il primato del privato perchè ritengo che per capire l’anima dei personaggi e la loro vita professionale devi capire come vivono la loro vita personale. E’ molto raro che una persona nel privato non sia una persona piacevole e corretta e invece sia bravissimo fuori. Dall’apparenza vediamo anche la profondità e la prima impressione spesso è quella che conta. Io poi sono animalesco sento di pancia quello che va bene e quello no.

Come si è avvicinato al mondo dell’informazione?

Ho iniziato a lavorare molto presto come vetrinista e commesso. Volevo però fare il pittore e architettura ma poi ho lavorato in un giornale passando dal disegno ai titoli e al sommario fino a scrivere. Mi sono appassionato al giornalismo, è una professione molto particolare, è come fare le scarpe, è un mestiere, che si impara giorno dopo giorno. Un mestiere che per impararlo devi svolgerlo, non ci sono scuole che tengano. Nel mio lavoro ci metto tanta curiosità perchè senza di quella non si va da nessuna parte.

Come si sviluppa il ruolo di opinionista televisivo?

Vado in tv perchè mi chiamano senza nessuna raccomandazione o agganci di altro tipo, sono un cane sciolto. Ma sempre con l’atteggiamento di chi rimane un giornalista. Di qualunque argomento si parli la serietà e la preparazione sono l’unica cosa che garantisce sempre.

Condividi l'articolo su:
Avatar photo

Pubblicato da Giuseppe Facchini

Giornalista, fotografo dello spettacolo, della cultura e dello sport, conduttore radiofonico. Esperto musicale, ha ideato e condotto programmi radiofonici specialistici e di approfondimento sulla storia della canzone italiana e delle manifestazioni musicali grazie anche a una profonda conoscenza del settore che ha sempre seguito con passione. Ha realizzato biografie radiofoniche sui grandi cantautori italiani e sulle maggiori interpreti femminili. Collezionista di vinili e di tutto quanto è musica. Inviato al Festival di Sanremo dal 1998 e in competizioni musicali e in eventi del mondo dello spettacolo.