“The Watching Machine” a Pergine Festival

Watching Machine

“Watching machine” è il nome che nel XIX secolo indicava le macchine utilizzate per creare illusioni ottiche con specchi e otturatori. Nello spettacolo di Macarena Recuerda Shepherd, in programma questa sera alle 20.30 a Pergine Festival, la macchina è il palco stesso, con il suo allestimento minimale e il grande tappeto bianco che lo ricopre. In replica alle 18.30 e 21.45, “Tea for five: opium clippers” di Neja Tomšič. Chiude alle 21.30 il concerto di Johnny Mox.

Nel nostro tempo così segnato dal digitale, dalla realtà virtuale e dal trionfo del superfluo, Macarena Recuerda Shepherd guarda al passato per ricreare il futuro. Come un ingegnoso Georges Méliès, capace di tornare all’essenza dell’illusione e dell’artificio, la compagnia catalana fa rivivere e aggiorna le “watching machine” concepite secoli fa.

Il pubblico del XIX secolo era un avido consumatore di trucchi visivi: specchi deformanti, proiezioni su lastre dipinte, ombre cinesi, effetti di fumo, suoni stridenti e fantasmagorie varie. Il cinema, con la sua capacità di replicarsi all’infinito uguale a se stesso, ha eliminato ogni tipo di variabile legata alla singola rappresentazione, per creare un’immagine che potesse essere diffusa senza limiti di tempo o spazio.

Watching Machine

Macarena Recuerda Shepherd vuole tornare all’origine, con un lavoro che riporta in scena le macchine utilizzate per creare illusioni ottiche con specchi e otturatori. In questo spettacolo, la macchina è il palco stesso, con il suo allestimento minimale e il grande tappeto bianco che lo ricopre. La performer gioca con luci, ombre e riflessi muovendosi lungo il confine sottile che separa illusione e rappresentazione teatrale. Ne nasce un indefinibile gioco visivo di corpi, luci, ombre, specchi e riflessi.

“The Watching Machine” è in programma questa sera, venerdì 15 luglio, alle ore 20.30 al Teatro Don Bosco di Pergine Valsugana.

In replica alle 18.30 e 21.45, c’è invece “Tea for five: opium clippers”, la performance partecipativa dell’artista slovena Neja Tomšič. Entrambe le repliche sono accessibili a un pubblico con disabilità.

Johnny Mox

A partire dalle 21.30, in piazza Fruet, c’è il concerto di Johnny Mox, progetto del polistrumentista trentino Gianluca Taraborelli. Con quattro dischi alle spalle, tre tour europei, un tour americano e centinaia di concerti in tutta Italia, Mox ha sviluppato negli anni uno stile personalissimo che mescola gospel, songwriting e sperimentazione. Assieme ad Above the Tree è il fondatore di Stregoni, un progetto dedicato alle politiche migratorie dell’Unione Europea che dal 2016 ha portato sui palchi di tutto il continente più di 5.000 persone migranti e richiedenti asilo. È autore di due podcast narrativi, “Voit-Vuoto” e “Sete – La grande transizione”.

Il programma completo di Pergine Festival è su www.perginefestival.it.

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