Una cosa che rasserena è leggere un buon libro

Una cosa che rasserenava Charles Bukoswki era spiare i litigi nelle case degli altri. Questione di gusti, certo. Una cosa che rasserena me è leggere un buon libro. A proposito: cosa si intende per “buon” libro? Beh, proprio questo: buono. Il contrario di cattivo. Riconoscersi tra le pagine. Rispecchiarsi in ciò che i personaggi fanno, pensano o che la scrittrice pensa riguardo a quanto i personaggi fanno o pensano. 

In “Adesso che sei qui” (Guanda, pag. 265, Euro 18), Mariapia Veladiano affronta il tema della demenza senile. Una malattia che, come tutte le patologie, puoi affrontare in due modi. O controvento – e allora ti fai venire il mal di stomaco per niente – oppure quel vento decidi di assecondarlo e di riderci su se ad un certo punto ti porta via il cappello. (“Siamo intessuti di fragilità eppure ce ne lasciamo sorprendere – pensa Andreina, la protagonista. – E questo è incomprensibile”.)

È proprio la seconda strada quella da lei scelta; lei che, pur avendo già marito, figli e un lavoro da insegnante a mangiarle le giornate, decide di assistere la pittoresca zia Camilla. Vedova, istrionica, eccentrica, donna che vede la realtà accendersi e spegnersi, come una lampadina che sta per fulminarsi; che guarda le cose e le persone “da una galassia lontana e per lei spaventosa”.

Il signor Alzheimer è arrivato, ma non è il terribile Woland de “Il maestro e Margherita”, anche perché qui c’è Andreina ad addolcire tutto e a trasformare quegli ultimi mesi – anche grazie all’aiuto di amiche, infermiere empatiche, badanti venute da lontano – in un tempo buono. Vivere la vita con consapevolezza dona a quest’ultima un senso. E rasserena l’animo. Proprio come quando si legge un buon libro. Come questo, ad esempio.

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Pubblicato da Pino Loperfido

Autore di narrativa e di teatro. Già ideatore e Direttore Artistico del "Trentino Book Festival". I suoi ultimi libri sono: "La manutenzione dell’universo. Il curioso caso di Maria Domenica Lazzeri” (Athesia, 2020) e "Ciò che non si può dire. Il racconto del Cermis" (Edizioni del Faro, 2022). Nel 2022 ha vinto il premio giornalistico "Contro l'odio in rete", indetto da Corecom e Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige. Dirige la collana "Solenoide" per conto delle Edizioni del Faro.