La Danza Urbana invade la città di Trento

La proposta estiva dedicata quest’anno alla danza a Trento dal Centro Servizi Culturali S. Chiara non si limita alla sola cornice del Teatro Capovolto, ma è pronta ad uscire dalla suggestiva Piazza Cesare Battisti e a riversarsi nel Centro Storico con la “Danza Urbana”, due appuntamenti ad accesso libero che vedranno protagonisti i vincitori del Bando Nazionale Danza Urbana XL 2022.

Per il primo dei due eventi in calendario, domenica 17 luglio, toccherà a due compagnie vincitrici del Bando DANZA URBANA XL 2022: dalle ore 18 la compagnia FUNA sarà in Piazza Lodron con Room 22 (in replica alle ore 19.30),mentre in Piazza Duomo alle ore 18.30 arriverà la compagnia IVONA con Manbuhsona-Site Specific (in replica alle ore 20).

Room22 è un progetto nato dalla convivenza forzata ventiquattr’ore su ventiquattro tra le danzatrici e performer, Marianna Moccia e Valeria Nappi, durante il lockdown del marzo 2020. Partendo dalla costrizione di uno spazio limitato – che nella pièce è simbolicamente riconducibile all’oggetto dello sgabello – s’indaga il concetto di comunicazione tra gli individui nel tempo del distanziamento sociale. La volontà è quella di disegnare e rendere visibile lo spazio interiore – una stanza nel mondo – che le due performer costruiscono tentando di rimanere in equilibrio e in connessione tra loro nonostante la distanza fisica. A ogni tentativo di comunicazione i corpi si coordinano nel costruire una nuova armonia, ma il limite dello spazio – inteso come lontananza – lo rende impossibile decostruendo il gesto fino a renderlo esasperato, vuoto. Solo nel momento in cui i due corpi trovano il contatto fisico, valicando i confini della solitudine, e lo spazio torna a essere profondo, le due performer riescono ad unirsi in una danza d’insieme simbolo della più primordiale forma di linguaggio e di comunicazione universale.

Manbuhsona” è un’evoluzione. “Manbuhsa” diventa “Manbuhsona”. Tutto è infatti iniziato con la prima creazione di IVONA, il duetto intitolato “Manbuhsa”, il cui sviluppo è cominciato dall’urgenza di essere creativi e di scoprirsi. In “Manbuhsona” la coppia diventa la comunità, la gita di un giorno diviene il viaggio di una vita. Dobbiamo riguadagnare il nostro istinto e cercare nel nostro passato le nostre certezze per essere forti e saldi. Un viaggio temporale, e nello spazio, che collega radici primordiali e futuro prossimo. «Ci immergeremo nella natura e saremo ispirati dalla sua bellezza. Le sfide personali affrontate e le relazioni intessute mireranno a costruire una comunità sinergica, che agirà simbioticamente» – spiegano.

Manbuhsona

Lo spettacolo inizia con una sensazione di disconnessione. Ogni danzatore è chiamato a connettersi con la propria esperienza personale, per mezzo della propria risposta somatica individuale. Da questa atmosfera, i danzatori aumentano gradualmente la vicinanza tra loro, si percepiscono vicendevolmente, rappresentano la reciproca consapevolezza. E sebbene non ne sapranno cogliere lo scopo, prendono coscienza dell’unione dei loro cammini. Il viaggio avrà inizio. Progressivamente la loro fisicità sarà un tutt’uno con i ritmi della musica, questa energia guiderà il gruppo verso l’omogeneità. Colta di una rivelazione, questa, ormai, comunità reagirà con una risposta mentale e fisica: lascerà che l’egoismo e l’individualità si dissolvano, facendo posto alla generosità. E così, la forza della collettività è testimone e interprete di un senso di libertà e di piacere, che celebra il viaggio percorso in un rituale carico di eccitazione. Un’energia emanata grazie alla purezza dell’istinto naturale ritrovato.

La performance vede la coreografia di Pablo Girolami, che sarà a sua volta protagonista insieme ad altri quattro ballerini: Giacomo Todeschi, Lou Thabart, Samuele Arisci, Guilherme Leal. Entrambi gli appuntamenti sono ad accesso libero.

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