La sempre ricca cucina “povera”

Da sx, Nardelli Paolo, Tommasini Lino, Bortolotti Roberto, Patauner Rudi e Fadanelli Ivo

L’argomento è appetitoso e profuma non solo di intingoli, ma di cultura e tradizioni trentine, grazie all’associazione culturale di Trento “Amici della Città”

Le tradizioni si costruiscono su tanti tasselli, che vanno poi a comporre il quadro socio – culturale di un popolo. Uno dei più caratteristici del nostro territorio è costituito dalla cucina popolare, che vanta secoli e secoli di valori trasmessi di generazione in generazione. Ed ecco che allora scende in campo quella che definiamo la “cucina povera”, cioè quella del popolo, dei contadini, delle classi meno abbienti. In questo contesto, l’arte culinaria si plasma e si fonde con la nota arte dell’arrangiarsi. Si sa che le grandi invenzioni e le grandi scoperte della gastronomia sono avvenute per un mix di casualità, fantasia e necessità; ed è certo che proprio la mancanza di reali e concrete possibilità economiche abbiano affinato l’ingegno della popolazione trentina anche in campo gastronomico.

Stefano Grassi

Oggi le chiameremo “genialate”, e in effetti tanti piccoli accorgimenti ed abbinamenti impensati e creativi hanno dato vita alla cosiddetta “cucina povera”. Essenziale e semplice ma molto gustosa, questa tipologia di cucina andava a differenziarsi inevitabilmente da quella dei ricchi signori, che potevano permettersi ogni giorno carne, pesce e pane fresco. E la tradizione di celebrare questa tipologia di cucina –  che rende unico il nostro territorio – continua nel tempo grazie all’associazione culturale “Amici della Città”, che ha preso vita nel 2015 e che vede come Presidente Stefano Grassi e che annovera ben 49 soci fondatori. L’idea è stata quella di costituire 5 Confraternite, composte attualmente da 600 soci e così articolate: Fasoi en Bronzon (Gran Maestro Patauner Rudi), Orzet (Gran Maestro Nardelli Paolo), Strangolapreti (Gran Maestro Detassis Mariano), Canederli (Gran Maestro Bortolotti Roberto) e Strudel (Gran Maestro Fadanelli Ivo). Al vertice del progetto culinario denominato “VIRTUS CIBI TRIDENTINI” troviamo tre specialità tipiche trentine: Canederli, Orzet e Strudel; la selezione di queste eccellenze ha lo scopo di promuovere la conoscenza e la diffusione di questi piatti tipici attraverso i locali che si propongono di presentare queste pietanze della tradizione trentina. Nasce così l’idea di un concorso itinerante presso i vari ristoranti e trattorie di Trento e dintorni. La pima tappa è stata al Ristorante “Cà dei Gobi” a Trento, poi è stata la volta del Ristorante “Rosa d’Oro”, della “Locanda Le Due Travi” e del Ristorante “Il Simposio” a Trento. La Giuria vede come presidente Nereo Pederzolli, giornalista, scrittore ed esperto di cucina e vini ed è composta dai Gran Maestri delle cinque Confraternite, unitamente ad una giuria popolare. Ma come si svolge la tenzone? I giurati sono chiamati ad esprimersi in base al gusto, alla corretta preparazione delle pietanze, alla qualità degli ingredienti e in merito alla consistenza. “Ovvio ribadire – precisa Stefano Grassi – come i Gran Maestri delle Confraternite e la Giuria popolare, siano non solo presenti, ma vigili ed attenti, con papille pronte ed antenne ben sintonizzate per capire se la tradizione di portare in tavola i piatti di cui sono i custodi, meritano lo sforzo di un impegno per promuoverne la conservazione nel pieno della tradizione”. Al termine del concorso, nel mese di novembre, la Giuria determinerà i vincitori di questi tre piatti storici trentini; al momento sono in attesa di poter dimostrare la loro arte ai fornelli circa una decina di ristoranti e trattorie.

Dopo questo concorso culinario, inizierà la Gran Tenzone delle altre pietanze trentine: gli Strangolapreti e i Fasoi en bronzon, che si concluderà nei primi mesi dell’anno 2024.

C’è anche il “Palio delle Contrade”

L’Associazione culturale Amici della Città è presieduta da Stefano Grassi con il vice Daniele Ferrari (www.amicitta.com). Nata nel 1994 con sede in Via Marchetti 6 a Trento, ha come obiettivo la riscoperta della storia, della cultura e delle tradizioni locali. Proprio per questo motivo, oltre ad organizzare eventi di ampio respiro, organizza anche incontri gastronomici. Tra le principali iniziative c’è la ricostituzione delle Contrade di Trento, col ritorno nel 2000 del Palio delle Contrade Città di Trento (rivisitazione storica medioevale in ricordo della Battaglia di Calliano che si effettuava fino al 1919 in Piazza del Duomo a Trento). Grazie a un’attenta ricerca storica, si fa rivivere non solo l’antico spirito di appartenenza culturale ma si contribuisce ad aumentare un tessuto sociale unito e solidale per la Città e con la Città di Trento.

INFO

Stefano Grassi, Presidente Associazione culturale Amici della Città. Tel. 331.1738849. amicitta@tin.it amicitta@pec.it  www.amicitta.com

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Pubblicato da Tiziana Tomasini

Nata a Trento ma con radici che sanno di Carso e di mare. Una laurea in materie letterarie e la professione di insegnante alla scuola secondaria di primo grado. Oltre ai grandi della letteratura, cerca di trasmettere agli studenti il piacere della lettura. Giornalista pubblicista con la passione della scrittura, adora fare interviste, parlare delle sue esperienze e raccontare tutto quello che c’è intorno. Tre figli più che adolescenti le rendono la vita a volte impossibile, a volte estremamente divertente, senza mezze misure. Dipendente dalla sensazione euforica rilasciata dalle endorfine, ha la mania dello sport, con marcata predilezione per nuoto, corsa e palestra. Vorrebbe fare di più, ma le manca il tempo.