L’ardore e la tenebra

Romain Gary (1914-1980) e Jean Seberg (1938-1979)

La relazione sentimentale tra il celebre scrittore e diplomatico francese Romain Gary e l’iconica attrice americana Jean Seberg è stata un capitolo avvincente e tormentato nel mondo dello spettacolo degli anni ‘60.

I due si incrociarono per la prima volta nel 1959, quando Jean Seberg era ancora legata da vincoli matrimoniali con il regista François Moreuil. Romain Gary, già affermato scrittore e vincitore del prestigioso Premio Goncourt, iniziò una relazione con Seberg nonostante entrambi fossero impegnati in matrimoni precedenti.

Il loro legame culminò nel matrimonio nel 1963, creando una coppia di grande fascino e glamour. Entrambi dotati di personalità artistiche e sensibili, Gary e Seberg dovettero tuttavia affrontare le pressioni della fama e i problemi personali che ne derivarono.

La relazione fu complicata dalla precaria salute mentale di lei e da varie difficoltà finanziarie. Nel 1970, la coppia mise ufficialmente fine al loro matrimonio. Jean Seberg continuò a lottare con problemi mentali e visse una tragica fine nel 1979. Il corpo verrà ritrovato sdraiato sul sedile posteriore della sua auto. La morte risale a dieci giorni prima, causata da un’overdose di barbiturici e di alcool. Le trovano in mano un biglietto indirizzato al figlio Diego: “Perdonami, non ce la faccio più a combattere contro i miei nervi”.

Romain Gary, devastato dalla perdita, trasformò la loro storia d’amore in una biografia romanzata intitolata “Adieu Gary Cooper.” Quest’opera toccante esplorò la complessità della loro relazione e il profondo dolore di Gary per la morte dell’amata. La sua sofferenza non ebbe fine se non nel 1980 con un colpo di pistola alla testa.

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Pubblicato da Mariavittoria Keller

Ha un’innata passione per la scrittura che cerca di declinare sia dal punto di vista professionale (ideazione di testi promozionali, contenuti web, corsi creativi) che artistico (performance mulltimediali, esposizioni, reading…) conciliandola con tutto ciò che è espressione dell’animo umano. Non ama parlare di sé se non attraverso quello che scrive: “Mi sono sempre descritta come una persona fragile. Timida, silenziosa, sognatrice. Un'osservatrice attenta della realtà e una appassionata visitatrice di sogni. Scrivo per provare a fermare in un attimo le emozioni, per riviverle, per regalarle a chi avrà la cura di dedicarci uno sguardo. Perchè credo fortemente che il valore delle cose sia svelato nei dettagli e nel tempo che sappiamo concedere. Così mi incaglio spesso nei giorni, troppo veloci e spesso disattenti verso chi preferisce stare in disparte. Amo la natura selvaggia, libera, perchè sento di esserlo anch'io. Gusto le cose semplici, che sorridono, che condivido con poche, pochissime preziose persone. Credo nell'Amore come sentimento Universale, anche se ho ancora qualche difficoltà con il sentimento, quando mi guarda. Amo il raccoglimento, la lettura e la musica, non ho paura della solitudine quando non è imposta, ma è una scelta. Vivo imparando, non dimenticando che la felicità è negli occhi di chi guarda”. Info: vikyx79@gmail.com