“L’ora di Pascoli” secondo Massimo Parolini

«Nasce da lontano l’attitudine poetica di Massimo Parolini, così come ‘lontana’ è la sua appartenenza geografica: lontana dal luogo pascoliano per definizione, la Romagna, e lontana soprattutto dal luogo di elezione in Toscana, il luogo scelto da Pascoli come sua vera e definitiva dimora, cioè Castelvecchio di Barga in Garfagnana. (…) Pascoli ha donato l’ispirazione a Parolini, e Parolini lo ricambia con generosità e riconoscenza rendendolo protagonista della sua scrittura, che si sostanzia, con rispetto e devozione, proprio della scrittura del maestro: nel poemetto di Parolini i versi, quasi in un’operazione centonaria, incastonano i versi pascoliani, e come i castoni fanno con le pietre preziose, svolgono una funzione di servizio, facendoli brillare di un’antica e sempre nuova luce.» (dalla Prefazione di Alice Cencetti)

Massimo Parolini è nato a Castelfranco Veneto (TV) nel 1967. Laureato in Filosofia presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi su La coscienza di Zeno, è stato addetto stampa del Centro Universitario Teatrale (CUT) di Venezia (fondato su iniziativa di Giorgio Gaber) per il quale ha scritto e rappresentato le commedie Il medico della peste e Svevo e Joyce. Con la Casa Editrice Editoria Universitaria ha pubblicato un libro di poesie sulla guerra nella ex Jugoslavia – Non più martire in assenza d’ali – che ha vinto un Premio Speciale al Concorso Internazionale di Poesia “San Marco-Città di Venezia”. Dal 1995 si è trasferito a Trento. Come giornalista ha collaborato dal 1997 alle pagine culturali dei quotidiani Alto Adige, Adige, Corriere del Trentino, Didascalie e L’Adigetto. Dal 1997 è insegnante di italiano e storia presso le scuole superiori del Trentino. Attualmente insegnante di ruolo presso il liceo artistico “Vittoria” di Trento. Da alcuni anni è curatore di mostre di artisti trentini del Novecento. Nel 2015 ha pubblicato la raccolta La via cava (LietoColle) che ha vinto nel 2016 il primo premio del Concorso di poesia Nestore (Savona) e nel 2017 il secondo premio del Giovanni Pascoli-L’Ora di Barga. Sempre con Lieto Colle ha pubblicato (2018) il poemetto #(non)piove, dedicato a una giornata di rinascita di D’Annunzio e della Duse ai giorni nostri. Di recente è stato selezionato (sezione inediti) al Premio “Pagliarani” con il poemetto “L’ora di Pascoli”, e si è classificato secondo al Concorso Narrapoetando con la raccolta di racconti Cerette (Fara 2020).

al Meleto di Guido Gozzano 2020
Selezionato al Premio Anterem 2020

Scheda del libro

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