La convivenza non è solo rose e fiori

Ciao Marlene
ho 23 anni e da circa due mesi sto con un mio coetaneo. Siamo due studenti fuori sede all’università di Trento. Volevamo prendere un appartamento insieme, ma i nostri genitori ce l’hanno impedito, sostenendo che è ancora prematuro alla nostra età.
Tu cosa ne pensi?
Carlotta – Pd

Che si abbiano 20, 30, o 40 anni la convivenza è un momento cruciale in una relazione. Potrebbe farvi scoprire cose del partner che a voi non vanno a genio, oppure potrebbe farvene innamorare ancora di più.  L’entusiasmo, soprattutto se è la prima esperienza e si è giovani, potrebbe annebbiare la mente, quando invece bisogna rimanere con la testa sulle spalle! Convivere non è soltanto svegliarsi e addormentarsi tutti i giorni insieme. Significa anche avere a che fare con bollette, pulizie, spesa, pranzi e cene e molte altre responsabilità che la coppia si deve dividere. E tutto questo potrebbe essere complicato da gestire. È normale che i vostri genitori si preoccupino per voi e che facciano resistenza a farvi andare via di casa a cuor leggero. Di conseguenza provate a dimostrare che non siete immaturi e che entrambi avete la testa sulle spalle. Fatelo soprattutto per voi stessi, non serve trasformare la questione in una guerra, si tratta della vostra vita e come tale va trattata. Riflettete bene sui pro e i contro e solo dopo agite. Così facendo dimostrerete di tenere in considerazione anche le loro rimostranze in un approccio sensato e accorto.

Scrivi anche tu a Marlene!

Condividi l'articolo su: