Musica dal mondo, incontro di culture

CONCERTO DELL’ ORCHESTRA MULTI-ETNICA ” ORCHEXTRA TERRESTRE “. AUDITORIUM SANTA CHIARA. FOTO: ©HUGO MUNOZ

Il 26 agosto all’Auditorium Melotti di Rovereto, Orchextra Terrestre è anteprima di Oriente Occidente

Sa di Europa, Africa, Asia e Americhe. È un progetto musicale e umano dove si incontrano suoni, musiche, parole, pensieri, linguaggi e idiomi provenienti da differenti culture. Ecco cosa è Orchextra Terrestre, per Corrado Bungaro, fondatore e direttore artistico del progetto musicale che ha preso vita a Trento ormai quasi 20 anni fa.

Il prossimo 26 agosto alle 20.30 all’Audiorium Melotti sarà proprio l’Orchextra Terreste a fare da anteprima a Oriente Occidente Dance Festival, che prenderà poi ufficialmente il via il 2 settembre con spettacoli, performance e conferenze che animeranno la città di Rovereto fino al 10 del mese.

Racconta qualche dettaglio sulla serata ma anche sulla band e su cosa muove il progetto, proprio il direttore artistico Corrado Bungaro.

Corrado Bungaro

Come sarà strutturata la serata del 26 agosto?

Portiamo in scena musiche originali vista la presenza in orchestra di tanti autori e compositori. Ci divertiamo poi a scrivere insieme i brani, modificandoli a piacere, coordinati dal nostro arrangiatore Giordano Angeli. Non mancheranno alcuni brani del repertorio “storico”, per soddisfare tutti i palati e, in particolare, chi ci segue da anni.

Dopo il concerto, negli spazi del teatro, un momento conviviale in collaborazione con Mandacarù, la Cucina Solidale delle Formichine le Cantine Rotari. Gli artisti e il pubblico si ritrovano a degustare piccoli assaggi interculturali e alcuni sorsi di vino, per celebrare l’arte dell’incontro.

Come e quando nasce il progetto?

Nasce nel 2005 per impulso del Comune di Trento, che allora voleva creare un’orchestra multietnica a Trento, sulla scia delle orchestre multiculturali nate in altre città italiane. Mi hanno chiesto allora di mettere in piedi un progetto ad hoc e così è nata l’OrcheXtra Terrestre.

Qual è il valore che porta con sé ancora oggi in un momento come quello che si attraversa anche in relazione a fatti di cronaca e a spesso dilagante intolleranza verso l’Altro?

Dietro ogni incontro c’è sempre un mistero. Da sempre abbiamo scelto di incontrarci e riconoscerci reciprocamente. Per noi è stato un fatto naturale, senza nessuna fatica. È nata così un’amicizia fraterna, una famiglia che ama cantare e suonare per stare bene insieme.

Cosa possono fare la musica e l’arte in generale per l’incontro?

La musica è invisibile ma riesce a trasformare le persone e l’ambiente attorno a loro. Agevola le relazioni, è un ponte che unisce oltre che una gioia da condividere. Chi fa questa esperienza del suonare insieme non può più tornare indietro. Non è una dipendenza ma al contrario un esercizio di libertà.

Il concerto del 26 agosto sarà aperto dal Lab Il mio canto libero, di cosa si tratta?

Al CDM di Rovereto, dove sono direttore, ho promosso un Laboratorio espressivo per adulti stonati, con l’intento di liberarli dall’ inibizione del cantare. In apertura del concerto dell’Orchextra abbiamo quindi inserito una breve performance con i partecipanti a questo laboratorio, per la prima volta in scena su un palco teatrale.

Ci sarà da divertirsi, ve lo assicuro!

CONCERTO DELL’ ORCHESTRA ” ORCHEXTRA TERRESTRE “. AUDITORIUM SANTA CHIARA. FOTO: © HUGO MUNOZ
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Pubblicato da Tina Ziglio

Concetta (Tina) Ziglio è nata sulle montagne in una notte di luna piena. Anziché ululare, scrive per diverse testate e recita in una sgangherata compagnia teatrale. Il suo ultimo libro è il discusso “Septizonium” (Aleppo Publishing, 2019).