Nostalgia ottimista

ph. Luca Guadagnini

La pazienza e la serenità di un pescatore che lancia la sua lenza nell’acqua e attende che un pesce abbocchi sono le stesse qualità coinvolte nella scrittura di una canzone: quando si riesce a trovare l’idea giusta l’adrenalina sale e la musica si crea tutta d’un fiato. 

Questo è il processo creativo che vive Alexander Frizzera, ideatore del progetto musicale Libellule, più volte finalista del contest Uploadsounds grazie a brani di cui è compositore e produttore ma che prendono forma grazie alla collaborazione con il folto numero di musicisti membri del gruppo: Giulia Albertazzi (voce e flauto), Rachel Blueberger (violoncello), Filippo Corbolini (sax), Matteo Tomaselli (tastiere e chitarra) Francesco Dallago (basso), Filippo Tonini (batteria) e Loris Dallago (percussioni).

Partendo da quello che inizialmente era solo un progetto solista, elaborato durante gli anni di studio di produzione musicale a Londra, Alex ha scelto di voler ampliare i suoi orizzonti sonori coinvolgendo nuove voci e nuovi strumenti. 

Non tarda ad arrivare la decisione di virare verso un repertorio in lingua italiana, nonostante avesse alle spalle una serie di canzoni in lingua inglese, pubblicate all’interno del precedente progetto The Evening Empire, un’opzione che molti cantautori in Italia si trovano a valutare e che lui motiva così: “Scrivere in italiano è una sfida, la concezione del canto è diversa, frutto di una tradizione operistica e quindi più plateale e teatrale”. Le vocali aperte che ben si prestano all’intonazione di una serenata non riescono però a riplasmare lo stile originale della musica di Alexander, uno stile intimo e crepuscolare che strizza l’occhio ad artisti dalle sonorità più nord-europee e di cui cerca di trasportare lo spirito anche nel territorio italiano. Il suo, spiega, è il tentativo di superare l’unidirezionalità dell’interesse per la musica d’oltralpe inglese o francese, che solo in rari casi è rivolto verso la musica italiana, uno di questi il singolo di Erlend Øye, La prima estate, pubblicato nel 2013 e che, secondo il leader di Libellule, al meglio rappresenta l’Italia vista da fuori. 

È con una sensibilità musicale geografica che si incastra il loro progetto più recente, l’album In Movimento: una raccolta di 10 brani costruite intorno al cardine tematico del viaggio, della continua evoluzione e unite da una sensazione che Alexander descrive come “nostalgia ottimista”. Le canzoni che ne risultano sono infatti morbide e romantiche, con testi che celebrano l’accettazione del nostro essere umani, in un’ottica ottimista e spensierata. 

In Movimento è complesso e richiede una particolare attenzione all’ascolto per la varietà di suoni e armonie, mentre è in cantiere un progetto futuro che intende essere più diretto e immediato, come mi anticipa Alexander, caratterizzato da testi parlati e voci diverse, soprattutto femminili, un prodotto che sembra essere già pronto nella fantasia del leader del gruppo Libellule e a cui manca solo di essere realizzato concretamente. “Il processo creativo di produzione di un brano è simile a una battaglia, bisogna scendere a compromessi con la realtà”.

Quando chiedo di descrivere la musica di Libellule attraverso una frase, una parola, un suono, un’immagine o qualsiasi cosa sia umanamente comunicabile, Alexander pensa a questo: la vista che si ha da un motorino Vespa in corsa durante il tramonto, un paesaggio che scorre mentre si pensa alla vita.

Potete ascoltare Libellule su Spotify al seguente link: https://open.spotify.com/artist/7FUoAK08HFzjhxDZAZipoS?si=KUUO_XvTS-ylxud-Ak_XWA

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Pubblicato da Bianca Giacomoni

Classe 2000, nata a Bolzano, studia Lingue moderne all'Università di Trento e Composizione jazz al Conservatorio Bonporti di Trento. Miglior artista under 21 ad Uploadsounds nel 2020, ha attivo un progetto musicale indipendente.