Quando i prof sono in vacanza…

È una domanda che si fanno in molti: cosa fanno i prof in vacanza? Naturalmente si godono i famosi tre mesi di vacanza, secondo il luogo comune che continua a circolare nelle dicerie di chi pensa di sapere tutto su tutti. Quante volte, ancora oggi, ci sentiamo ripetere ai primi di giugno “Beato/a te!” oppure “Finalmente hai finito!”, senza considerare gli adempimenti finali di carattere burocratico e gli esami di stato, che si dilatano fino ai primi di luglio. Pochi sanno che in realtà le ferie degli insegnanti corrispondono a 36 giorni lavorativi che vanno a collocarsi nel periodo che intercorre tra la chiusura dei lavori delle commissioni d’esame e la ripresa dell’anno scolastico, con i corsi di recupero e le riunioni di programmazione iniziali. Naturalmente si godono le vacanze nel periodo più caro e affollato dell’anno in tutte le località turistiche, dalle più rinomate fino a quelle che un tempo erano considerate più popolari e “abbordabili”; oggi anche una settimana sulla riviera romagnola ha un costo non indifferente. A riprova di questo, il fatto che molti italiani hanno rinunciato alle vacanze perché non se le possono permettere: l’aumento dei prezzi senza un congruo adeguamento degli stipendi ha costretto tanti a rinunciare a mari e monti. 

E volendo cavalcare l’onda della questione economica, soffermiamoci pure sul fatto che gli stipendi dei docenti italiani sono inferiori a quelli di molti colleghi europei. Secondo recenti rilevazioni ad opera di istituti finanziari, ci collochiamo intorno al trentesimo posto, superati da Francia e Spagna. Siamo lontani dagli insegnanti della Germania (undicesimo posto) e della Danimarca, che guadagnano quasi il doppio di noi. E sempre chi parla senza sapere aggiunge che in Italia i docenti lavorano meno rispetto ai colleghi degli altri stati. Nel portale “la tecnica della scuola”, a questo proposito si legge: […] nella “virtuosa” Germania i docenti hanno 16 ore effettive di insegnamento frontale (contro le nostre 18), e 12 settimane complessive annuali di sospensione delle attività didattiche: 6 settimane in estate, 2 in autunno, 3 a Natale, una a Pasqua. In Italia, alle Superiori, le settimane annuali di sospensione delle attività didattiche sono solo nove (sei in estate, due a Natale, una scarsa a Pasqua)! Le settimane di vacanze estive (senza considerare quelle degli altri periodi) sono 13 in Portogallo, Bulgaria, Spagna, Irlanda, Slovenia, Bosnia, Croazia, Montenegro, Turchia, Macedonia, Ucraina, Romania, Russia, Lettonia, Lituania. 11 settimane in Islanda, Grecia, Finlandia, Serbia, Svezia, Ungheria, Polonia. 

Uno stato avanzato dovrebbe essere per definizione quello che investe nell’istruzione per la crescita culturale della società. In teoria. Perché la pratica è ben diversa. 

Forse alla base di tutte queste critiche viene meno il rispetto per una categoria sempre più schiacciata dall’opinione pubblica. In quest’ultimo anno abbiamo visto di tutto nel panorama italiano: docenti colpiti verbalmente e fisicamente, querele, atteggiamenti aggressivi. Il ministro Valditara, rispetto al genitore sindacalista del figlio, ha detto che “Bisogna ricostruire la grande alleanza tra famiglia e scuola, siamo tutti dalla stessa parte. L’interesse di un genitore è che il ragazzo divenga responsabile e non scarichi su altri colpe proprie. Si tratta di un fenomeno culturale ampio. Purtroppo in molte famiglie c’è l’idea del genitore sindacalista del figlio. Occorre una svolta culturale, dobbiamo stare tutti dalla stessa parte. Delegittimare il docente significa deresponsabilizzare il ragazzo. Si tratta di un tema decisivo per il nostro Paese”. 

E sulla questione della condotta a scuola, ha dichiarato: “Dobbiamo portare nelle scuole la cultura del rispetto. Come? Non solo partendo dal contratto e con la difesa dell’Avvocatura dello Stato ma anche facendo valere di più la condotta. Nelle medie tornerà a fare media il voto di condotta, nelle superiori influirà sui crediti per la maturità.”

Parole sante quelle del ministro. Staremo a vedere. Intanto godiamoci le meritate vacanze, con buona pace di tutti.

Condividi l'articolo su:
Avatar photo

Pubblicato da Tiziana Tomasini

Nata a Trento ma con radici che sanno di Carso e di mare. Una laurea in materie letterarie e la professione di insegnante alla scuola secondaria di primo grado. Oltre ai grandi della letteratura, cerca di trasmettere agli studenti il piacere della lettura. Giornalista pubblicista con la passione della scrittura, adora fare interviste, parlare delle sue esperienze e raccontare tutto quello che c’è intorno. Tre figli più che adolescenti le rendono la vita a volte impossibile, a volte estremamente divertente, senza mezze misure. Dipendente dalla sensazione euforica rilasciata dalle endorfine, ha la mania dello sport, con marcata predilezione per nuoto, corsa e palestra. Vorrebbe fare di più, ma le manca il tempo.